caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

FUGA PER LA VITTORIA regia di John Huston

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Boromir     7 / 10  25/02/2024 12:17:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un po' film di guerra à la Sturges, un po' cinema action gigionesco anni Settanta, ma soprattutto cinema sportivo spettacolare, enfatico (vedi l'iconica rovesciata di Pelè), pregno di più o meno sana retorica e di un giusto quantitativo d'ironia. Poi, certo, per essere un film ambientato durante l'occupazione nazista della Francia, la fedeltà storica non è di casa ed è palese che a Huston interessi di più il lato sportivo del racconto (tant'è che le parentesi riguardanti la resistenza partigiana sono le più farraginose), ma l'entrata in scena degli scheletrici prigionieri dei campi di concentramento basta da sola a ricordare la folle insensatezza della guerra. La partita finale e l'epilogo costituiscono il trionfo dell'epica hollywoodiana tonitruante di cui Huston è sempre stato a suo modo portavoce, con l'utilizzo di più punti di vista, rallenty e stili di ripresa movimentata ad accrescere il pathos generale. Cast di prim'ordine: oltre ai veterani Michael Caine e Max von Sydow (che, brutto a dirsi, pare nato per indossare l'uniforme hitleriana), figura una sfilata di reali campioni calcistici capaci di rubare la scena al bolso Sylvester Stallone pre-Rambo.