kowalsky 8 / 10 03/08/2007 21:06:12 » Rispondi La prima cosa evidente è il contesto della sorte del formidabile Murray Abraham (stranamente qui sopra non citato), che sembra prendere spunto dai classici di Val Lewton e da parecchi horror d'annata. Annaud costruisce quindi un film non particolarmente innovativo o geniale, ma che presenta diversi spunti tecnici di prim'ordine: la sua eccessiva lunghezza rischia di compromettere l'esito, ma la realtà è ben diversa. Non direi che lo spirito del romanzo di Eco sia stato tradito, ecco: solamente, forse non ce n'è abbastanza. Ma resta un'esperienza cinematografica che vale la pena di fare, se non altro per il grande spirito visionario della vicenda, e per le prove strepitose di Connery e soprattutto dell'ineffabile persecutore/inquisitore Abraham, e l'immensa. plumbea e agghiacciante, asperità del finale. A questo punto dovrei congedarmi con un voto simil-7 pensando che dopotutto Dreyer o Browning non si incarnano nel regista dell'"Orso", ma non riesco ad essere completamente obiettivo: 8