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IL NOME DELLA ROSA regia di Jean-Jacques Annaud

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JOKER1926     7 / 10  25/01/2013 15:23:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A salire prepotentemente in cattedra, nel film francese di Jean-Jacques Annaud, sono quelle ambientazioni di altri tempi, la scena si nutre nel ventre di un abbazia, il mistero sorge ben presto ne "Il nome della rosa".

E' proprio questa la forza del prodotto, oltre il tema, sicuramente allettante, la cosa più importante è quella inerente all'alone che si crea, partendo dalle location, si instaura un qualcosa di non consueto, poi le musiche fanno il resto.
"Il nome della rosa" attrae, senza alcun dubbio, gli attori in vena sono un'altra lieta nota; Sean Connery integrato appieno nella parte del francescano.
La regia prendendo spunto da un libro riesce a mettere sul grande schermo ciò che lo spettatore realmente vuole; ovvero storia avvincente ma non complicata, atmosfere di grande effetto e intrattenimento.
Questo ultimo punto, quello dell'intrattenimento, è un'altra forza preponderante dell'apparato cinematografico de "Il nome della rosa", le due ore di film scivolano via con una grande veemenza, i ritmi sono alti.
Il film convince quasi per tutto, forse la sceneggiatura, compatta e intrigante nella prima parte, si appanna un po' nella costruzione scenica e dinamica della seconda parte, ovvero della parte finale.
Parte finale un po' troppo "rumorosa" con tanta azione , che in film del genere, dovrebbe lasciare spazio ad altro. In pratica "Il nome della rosa" parte come thriller e finisce come uno delle tante pellicole di azione e di lieto fine. Su questa cosa emergono perciò dei dubbi, nel complesso comunque, il prodotto del 1986 merita la visione, abbraccia diverse fasce di pubblico e rispetta, di conseguenza, i parametri economici del mondo Cinema lanciando la morale dell'equilibrio per quanto concerne il settore religioso nel nome, come dice stesso il narratore, di una fierezza intellettuale.