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ROSEMARY'S BABY - NASTRO ROSSO A NEW YORK regia di Roman Polanski

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Terry Malloy     8½ / 10  04/06/2008 15:17:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il primo aggettivo che viene in mente è "sconvolgente".
Diabolico, meccanico, razionale nello svolgimento. Irrazionale, ambiguo, angosciante, totalizzante nel contenuto.
Un'opera stupenda, intatta, magistralmente interpretata e diretta. Un'opera che urla nel suo costrutto orrorifico/moralista dagli anni '60 il suo messaggio instancabile di rovina sociale, di accusa borghese corroborato purtroppo dalla triste sorte del suo autore. Il mondo del demonio (la rivista "Is God Dead?" che legge nella stanza del dottor Sapirstein), una metafora troppo facile da capire, ma che è impossibile non ammirarne la forma...quella meravigliosa scena finale, quel sapiente gioco di ironia macabra, quei vecchiacci (e mi è venuto spontaneo pensare: "come mai i giornali parlano solo di satanisti giovani??) chiusi nella loro tranquillità satanica e nella cristallina lucidità con cui escludono anche la stessa presenza di un Dio nella società moderna.
E poi c'è Mia. Straordinariamente coscienza e intelletto attivo dello spettatore, come non provare empatia?
il fatto è che Polanski è un genio.