Jellybelly 9 / 10 07/04/2008 22:08:16 » Rispondi Polanski rimane un maestro indiscusso nel gestire le inquietudini nascoste nel quotidiano, e dopo "Rosemary's baby" si mette in gioco in prima persona per rappresentare un'altra storia di claustrofobia condominiale, una lenta ma inesorabile discesa verso gli inferi della follia da parte di un mite cittadino come tanti. Una storia che trascina con sè anche il malcapitato spettatore, impedendogli di liberarsi dall'angoscia. Le trovate agghiaccianti si susseguono fino al finale, che molesterà molte notti per molto tempo, col suo