harlan 8½ / 10 11/04/2009 03:02:06 » Rispondi in alcuni frangenti simile a rosemary dal punto di vista puramente cinematografico e narrativo, differisce da quest'ultimo per una trama meno lineare e sicuramente più protesa ai meandri della psiche, grazie al (lento, ma godibile) crescendo degli eventi a cui si assiste, che va di pari passo con la crescente pressione cui è sottoposto il protagonista. polanski ci offre una parigi cupa, desolata, monotona, grazie anche ad una eccellente fotografia. inoltre la sua regia sembra seguire l'evolvere della trama, con gli spazi e gli angoli delle inquadrature che si restrigono col passare dei minuti, quasi a voler rendere visibile la crescente pressione psicologica a cui il protagonista è soggetto...in una visione d'insieme risulta tutto molto inquietante (bagno incluso)..... come in rosemary anche qua manca il colpo di scena, nel senso che ciò che vedi è ciò che realmente è. nessuna sorpresa insomma. tuttavia la scena finale è da "applausi" (ogni riferimento è puramente casuale) e le diverse chiavi interpretative cui si presta la pellicola (secondo wikipedia ce ne sono almeno 3...quella della reincarnazione è quella che preferisco, affascinante!) suppliscono a queste carenze. insomma sulla falsa riga di rosemary, ma molto meglio, sicuramente molto più profondo, e ti resta sicuramente nella mente.