Febrisio 8 / 10 16/01/2012 09:43:16 » Rispondi Un film che rimane celato nel buio, anche nella mente dopo averlo visto; misterioso. Il personaggio di Polanski è ben sostenuto da dialoghi singolarmente banali, e dal altrettanto rapporto "casuale" con la bellissima Adjani; in una veste quasi opposta al protagonista, ma nel contempo con gli stessi bisogni e comuni.
Dopo una prima parte costruita a opera d'arte, Trelkovsky cade in vortice di più difficile spiegazione. I brividi iniziali tra giochi di ombre e specchi, in una camera rigorosamente tappezzata e scura come la sua atmosfera, lasciano spazio al più incomprensibile delirio. Se sul momento lo spiazzamento è totale, quel che rimane è un ombra gettata su di un personaggio che pensavamo di aver conosciuto. Forse la cosa più importante è la parola "rimane". Sì, perchè l'inquilino del terzo piano è uno di quei film belli che ti lascia incompiuto, e non si dimentica facilmente. Forse uno dei suoi punti più belli.