carsit 9 / 10 09/10/2014 00:28:12 » Rispondi Spaventosa pellicola di Polanski, capace di mettermi addosso una carica di inquietudine fuori parametro. Ossessione, paure, fobie, tormenti, diffidenza, sospetto, complotti, illusioni, allucinazioni.... è tutto amalgamato in maniera folle, eppure ragionata e con un senso di fondo. La prima ora di film è preparatoria, ed infatti le scene meritevoli di menzione sono molto poche.
Inquietanti le persone che dal gabinetto opposto scrutano paralizzate di fronte a loro.
Nell'ultima parte il dramma emerge in tutta la sua morbosa follia, e per lo spettatore è un viaggio di non ritorno assieme al protagonista. Interessanti alcune riprese di camera che sanno inquietare utilizzando adeguate musiche e qualche dettaglio dell'arredamento. è incredibile come basti poco a turbare lo spettatore. Le atmosfere claustrofobiche e alienanti sono riprodotte alla perfezione, e soprattutto sono notevoli alcuni dettagli che anticipano le fasi conclusive del film.
trelkowsky che prima non fumava le Marlboro, e poi dopo inizia a fumarle ( come la precedente inquilina). Il protagonista più "aperto" nel dare soldi alle elemosine dei barboni, e poi diventa l'opposto (come l'inquilina). Il cambio di colazione che piano piano lo fa avvicinare alla precedente coinquilina.
Perspicace l'idea di inserire la nevrosi del protagonista e la sua ossessionante ricerca del complotto; anche allo spettatore i dubbi sorgono in maniera naturale. Finale da brividi. L'unico lato negativo è quello di non spiegare bene tutto, di conseguenza rimangono più interpretazioni per il finale.
La tesi della nevrosi emerge chiaramente in molte sequenze e sarebbe avvalorata soprattutto analizzando il comportamento di Trelkoski: anonimo, debole psicologicamente, anche un pò goffo e imbranato. NOn è totalmente irreale che tutto il film sia un complotto mentale da lui stesso creato per giustificare alcuni piccoli sorprusi che riceve. D'altro canto c'è la scena finale che fa capire che la storia è un LOOp: Trelkoski sotto le bende vede sè stesso che con Stella fa la visita dell'ospedale. Potrebbe essere che tutto il film sia fittizio: Trelkowsi è in coma e la storia è costruita mentalmente da Trelkowsi per liberarsi dalle catene della paralisi; per poi puntualmente venire ritrascinato alla realtà ( con il suicidio e l'incatenamento). ALcune idee suggerite da Wikipedia sono suggestive e stuzzicanti, ma non tutte sono plausibili.