Boromir 10 / 10 06/04/2022 00:57:40 » Rispondi Il film che, dopo quindici anni di carriera, ha messo in chiaro quanto Ridley Scott sia un esteta sopraffino e un sottile narratore delle idiosincrasie contemporanee. Qui, il nostro si lancia a rotta di collo nei territori del road movie e li distrugge dall'interno, mettendo nelle mani delle donne un immaginario che fino a quel momento era prevalentemente al maschile. Si denuncia cultura dello stupro e millenarie dissidenze sessuali con gusto per la rappresentazione della frontiera (superba fotografia ariosa di Adrian Biddle) e con energia libertaria smaccatamente provocatoria e anarchica, davanti alla quale ci si può indignare solo se si abbraccia lo stile di vita che il regista vuole smantellare. Ogni scena è concepita per vivacizzare l'empatia verso le due protagonista, intrappolate in una gabbia di nichilismo tossico, ma l'atto più femminista è compiuto anche nel non celarne i lati oscuri, così come del ruvido mondo maschile di provincia non si trascurano gli spiragli di luce (i personaggi di Keitel e Madsen). Capelli al vento e completi di jeans, Susan Sarandon e Geena Davis danno corpo alle due donne manifesto del cinema Anni Novanta, sempre credibili e capaci all'occorrenza di divertire e commuovere. Un capolavoro che è impossibile non amare se si sostiene di amare davvero le donne. Per tutti gli altri c'è Soldato Jane.