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WAMPYR regia di George A. Romero

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tylerdurden73     6 / 10  27/03/2006 10:26:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
George A. Romero con questo lungometraggio,proprio come con i suoi amati zombie, cala il mito del vampiro nella societa' odierna,smantellando pero' completamente i cliche' che hanno reso celebre la creatura della notte per eccellenza.
Infatti gli dona le fattezze di Martin, un adolescente leggermente tardo e sicuramente ben poco affascinante,che si aggira in una bigotta cittadina statunitense alla ricerca di donne da aggredire,uccidere per poi berne il sangue.
Cio' che non viene chiarito,ma lasciato all'interpretazione dello spettatore,è se Martin sia realmente un vampiro oppure un serial killer,ma l'intenzione di Romero è ben altra,come al solito basta scavare un pochino per trovare il vero messaggio di fondo e cioè puntare il dito verso quell'America puritana e ricca di pregiudizi che condanna il diverso a priori,rappresentata nell'occasione dalla comunita' cittadina e piu' nello specifico dall'anziano ed inquietante(quasi piu' del protagonista) cugino Cuda accecato da una fede cristiana che travalica nel fanatismo.
Suggestivi i flashback in bianco e nero con cui Romero si diverte a mischiare le carte in tavola,cercando di fuorviare ulteriormente lo spettatore,cercando di non permettergli di dare con sicurezza un interpretazione della vera identita' del ragazzo.
Romero si conferma solo in apparenza innocuo artigiano dell'horror,ma in verita' si dimostra capace di mescolare pellicole di genere con un messaggio ben piu' profondo.
Il film ad oggi,risulta decisamente datato ed a tratti anche un po' noioso e ridicolo,da qui il mio voto non eccelso,tutto sommato pero' il messaggio di fondo ed il fatto che lo abbia firmato un grande regista come Romero vale sicuramente una visione.