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WAMPYR regia di George A. Romero

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GianniArshavin     6 / 10  20/01/2014 12:37:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Wampyr è un altro dei lavori di Romero che produttori o distributori hanno rimaneggiato e penalizzato. In questo caso purtroppo è stata la distribuzione italiana più un montaggio realizzato mediocremente da Dario Argento a tagliare parzialmente le gambe al film. Purtroppo solamente a visione ultimata ho scoperto che ne esiste una versione americana senza tagli che cercherò di trovare.
Nonostante tutto sono riuscito ad apprezzare questa pellicola,visto che il regista è maestro nel lavorare in condizioni precarie senza budget,attori non preparatissimi e con produttori spesso contrari alle sue idee.
Romero questa volta ci da la sua versione personale dei Vampiri,e ancora una volta il tema non è che un mezzo per parlare e criticare una società marcia dall'interno.
La trama vede Martin,giovane ragazzo alienato e solitario che va a vivere a casa del cugino fervente cattolico che lo accusa di essere un Vampiro. Infatti Martin in alcuni momenti viene preso da una frenesia che lo spinge ad uccidere donne con delle lamette e a berne il sangue. Il cugino sembra essere convinto che il giovane sia l'ultimo dei membri della famiglia dannato da una maledizione. Il punto è che Martin,esclusa l'occasionale sete di sangue,non presenta altri segni che possono essere collegati al Vampirismo,quindi lo spettatore incomincerà a chiedersi se effettivamente il ragazzo sia una creatura del male oppure sia "solamente" un pazzo serial killer che ammazza le persone credendo di aver bisogno del loro sangue.
Romero è bravo a mischiare le carte,visto che durante la narrazione verranno inseriti una serie di indizi (visioni\sogni,una battuta nel finale,tentativi di svelare la natura mostruosa di Martin andati a vuoto) che potranno far pendere l'ago della bilancia sia da un lato che dall'altro.
In tutta questa trama il regista come detto ci inserisce i suoi messaggi sociali mai banali e scontati. La vicenda è ambientata in una cittadina all'apparenza timorata di Dio,con tutti gli abitanti sempre in chiesa la Domenica nonostante nascondino ben più di uno scheletro nell'armadio. Già dal cugino fervente\fanatico religioso di Martin,violento e folle quasi quanto il protagonista,passiamo ad una sfilza di individui che ad una facciata di perbenismo alternano una vita privata fatta di vizi,amanti,droga e violenza.
Ovviamente come spesso è successo con le opere di questo autore le penalizzazioni hanno reso più valido il lavoro a parole e non nei fatti,e anche in questo caso il basso budget a distanza di anni si vede tutto e la realizzazione sfortunatamente ne risente. Ritmo non elevatissimo,sequenze non particolarmente ispirate ed attori non particolarmente ispirati completano il nugolo di difetti.
In conclusione Wamopyr rimane un film da vedere,diventato famoso negli anni vista la forte impronta personale di Romero e la genialità nelle trovate. Non bisogna aspettarsi una produzione milionaria,ma un lavoro fatto con passione e inventiva,che non deluderà chi saprà andare oltre la tecnica,possibilmente cercando la versione originale.