caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LA RAGAZZA CHE SALTAVA NEL TEMPO - THE GIRL WHO LEAPT THROUGH TIME regia di Mamoru Hosoda

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8½ / 10  16/03/2010 15:52:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un'altra piccola perla dal mondo dell'animazione giapponese. Un film dedicato ad uno dei momenti generalmente più belli della vita, l'adolescenza.
Mamoru Hosoda racconta dell'ineluttabilità del destino e di quanto questo non possa essere indirizzato o piegato ai nostri voleri, neppure nel caso si possiedano capacità particolari, come quella di viaggiare a ritroso nel tempo e quindi aggiustare avvenimenti che non sono andati come si desiderava. Ovviamente ciò concerne alterare il normale susseguirsi temporale e quindi apportare modifiche che finiranno con il coinvolgere più o meno direttamente altre persone.
L'adorabile Makoto, vivace studentessa dall'allegria contagiosa, è la protagonista di questo straordinario anime, in bilico tra dramma e commedia, sempre molto accorto nell'analisi dei personaggi e dei sentimenti che essi provano. Con i suoi inseparabili compagni di scuola ci immerge in un racconto impregnato d'amore e amicizia, malinconico nell'illusione che tutto possa durare per sempre, quasi il tempo possa essere fermato per così protrarre all'infinto una stagione indimenticabile, quella radicata in un angolo del cuore dedicato ai ricordi più dolci, insieme a sensazioni, colori e odori che nessuno potrà mai cancellare.
Molto lontano dall'incessante azione tipica dei film occidentali sui viaggi temporali, "La ragazza che saltava nel tempo" sfrutta il tema fantascientifico per decantare con originalità un periodo di cambiamenti rilevanti, in questo caso abbordato con estrema sensibilità. Hosoda scava all'interno dei personaggi, portando alla luce la tipica confusione adolescenziale tramutata inevitabilmente in un percorso di crescita e maturazione.
Molto buono il character design, i fondali sono spettacolari, definiti nei minimi dettagli colpiscono per il mirabile utilizzo di luci e colori, essenziale nel tratto invece il lavoro sulle fisionomie che non ne limita assolutamente l'espressività.
Se proprio vogliamo trovare il pelo nell'uovo qualche spiegazione finale la si poteva anche risparmiare, mentre la bella colonna sonora non sempre è utilizzata a proposito.
Per il resto tutto fila via liscio, perfetto, senza intoppi come il tempo, che non aspetta nessuno.
Invia una mail all'autore del commento Silly  16/03/2010 18:26:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che bel commento... Leggendo mi sono ritrovata in Makoto di nuovo. Deja vu. E sono davvero felice che ti sia piaciuto! ;-)
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  16/03/2010 21:51:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie Silly,in effetti questo film ha la capacità di farti immedesimare in maniera disarmante.Seppur la protagonista sia una ragazza certe situazioni le ho trovate affini alla mia adolescenza...davvero bello e un po' nostalgico :)