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DUE FRATELLI regia di Jean-Jacques Annaud

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Boromir     7 / 10  22/11/2022 00:13:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'iconografia della tigre ha fatto sempre parte dell'estetica cinematografica, in maniera più o meno simbolica. Mai come in Due fratelli, però, era stata prestata a un immaginario che riuscisse a valorizzarla: superata la prima, dolcissima parte dedicata ai cuccioli, il film rende giustizia in toto alla potenza e all'eleganza del felino. Si vede che a Jean-Jacques Annaud premeva la realizzazione di questo film, visto il cuore e il mestiere passionale che emerge da ogni inquadratura, eppure ci sarebbe molto da contestare a livello narrativo: l'intreccio è lineare e non riserva particolari guizzi, la caratterizzazione dei personaggi umani rasenta la bidimensionalità, il buonismo del finale può risultare indigesto a certi palati... Fortunatamente il regista francese è bravissimo a dare al film un tono a metà tra il fiabesco e il disneyano che rende perdonabili queste "mancanze" e, soprattutto, accettabile l'antropomorfismo a tratti eccessivo delle vere protagoniste del racconto (due tigri indonesiane addestrate dall'esperto Thierry Le Portier, già coinvolto da Ridley Scott per Gladiator). La cura visiva nell'esaltazione delle location esotiche e l'interpretazione sentita di Guy Pearce fanno il resto, per una storia che se presa per la fiaba che è sa emozionare e coinvolgere davvero.