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GROTESQUE (2009) regia di Kôji Shiraishi

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Ciaby     7 / 10  13/08/2009 20:45:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Il film giapponese più violento di sempre", "Un film che fa sembrare 'Saw' e 'Hostel' film per bambini" e via dicendo. Sono questi i commenti che si scatenarono all'uscita di "Grotesque", nei cinema giapponesi ad inizio anno.

Ora che il film è disponibile anche con sottotitoli anglofoni, finalmente sono riuscito a vedermelo, anche perchè adoro Koji Shiraishi e la sua versione della paura, sempre ancestrale e fedele al J-Horror, ma con qualità innovative e pur riproponendo ghost stories sulla carta poco originali, è sempre riuscito nel tentativo di rendere interessante anche un film dalla trama stravista come "Ju-Rei". E già prima della visione mi chiedevo di come Shiraishi potesse giapponesizzare una trama smaccatamente occidentale, seppur il torture-porn, ricordiamolo è nato in Giappone e molti non lo sanno (fenomeno di culto nel Giappone degli anni '60-'70 con milioni di pellicole tuttora sconosciute e cult tra gli amanti del genere e i cinefili), credendolo un nuovo fenomeno che ha avuto in inizio negli USA (la bufala HOSTEL, per niente sanguinolento e debitore a molto cinema giapponese-la scena del treno è copiatissima da "Suicide Club", l'altalenante e poco entusiasmante saga SAW, i film di Rob Zombie) e in Francia (Martyrs, Frontieres, Alta Tensione).

Trovavo, dunque, abbastanza incredibile che Shiraishi avesse voluto abbandonare i fantasmi e le tradizioni folkloristiche in favore del sangue ma mi sono dovuto ricredere: "Grotesque" non è un torture porn, ma al contempo lo è. E allora cos'è? E' un torture porn dove la violenza non è gratuita, ma dove si nasconde un filo di denuncia (le cospirazioni del governo) e psicologia. Interessante notare quanto le vittime non siano più studenti malcapitati e turisti stranieri come in "Hostel", ma una giovane coppia giapponese: entrambi belli, ricchi e dell'altra società in un film stupidamente presentato come il più violento del Giappone, ma in realtà meno sanguineo di molte altre opere nipponiche come "Naked Blood" o la serie dei Guinea Pig.

La magnifica sapienza registica di Shiraishi si riconosce sin dalla prima inquadratura, con fotografia freddissima e inquadrature volutamente mosse (che fanno tanto Dogma 95, giusto per aggiungere il realismo alla violenza). Un incipit velato e splatteroso e poi il flashback della gioia: due amici (lei bella e riflessiva, lui romantico e impacciato) si confessano amore reciproco in un bar. Non sanno che qualcuno li spia.

Il lieve resoconto della loro giornata si interrompe di nuovo bruscamente, proprio come era iniziato, con un montaggio ancora più serrato dei colpi della motosega, che entrerà presto in scena a tagliare dita e mani.
I due vengono catturati da un pazzo che dopo averli mutilati per bene disinfetta le loro ferite (!) e, dopo varie amenità (la ragazza è obbligata anche a subire uno stupro) i due si risvegliano in un ospedale, dove lo psicopatico che li aveva catturati e mutilati si comporta in modo stranamente gentile.

Il pericolo sembra scampato, ma non sanno che l'incubo non è ancora finito. Ed è proprio dopo la sequenza dell'ospedale che Shiraishi da sfogo al proprio estro creativo, realizzando una porzione di film che si distacca in qualità registica dalla precedente (fotografia accesa, non più fredda e monocromatica e inquadrature roboanti e non più a mano), in una sequenza dove è riconoscibilissima la genialità del regista nipponico, dove il surreale prende il sopravvento sul reale fino al bellissimo finale d'alto tasso melodrammatico (!) che, pur nella sua efferatezza riesce a commuovere, per poi giungere a un secondo finale aperto ai sequels.

In conclusione, inaspettatamente un buon film, il minore di Shiraishi ma comunque buono, crudele ma anche geniale, realzizato in modo perfetto e con una visibile e gradita citazione a "Cut" di Park Chan-Wook. Bellissima e parodistica la colonna sonora composta da pezzi di musica classica sulle sequenze più gore. pezzi che risultano ancora più stranianti delle urla dei protagonisti.

Un film che fa parlare già di se ora (interesse iniziato anche da noi) e possibile cult nel futuro.
StranzCronenber  08/11/2009 12:27:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ciao, sto cercando di procurarmi qualche altro titolo di questo regista, ma è davvero difficile riuscirci. Qualche dritta?
Invia una mail all'autore del commento baskettaro00  08/11/2009 13:13:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
http://www.filmscoop.it/ricerca/risultati.asp?r=K%F4ji%20Shiraishi&o=Titolo
ciao...qui c'è la lista dei suoi film:D
Ciaby  08/11/2009 13:24:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Prenditi "Noroi" é uno dei più grandi capolavori dell'horror, a mio parere.