caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LA HORDE regia di Yannick Dahan, Benjamin Rocher

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
willard     6 / 10  05/10/2010 12:24:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse il regista Yannick Dahan ha voluto riallacciarsi al finale di "28 settimane dopo" da cui si evince che l'epidemia che trasforma gli esseri umani in zombies si sia trasferita in Francia e quindi non fornisce spiegazioni; infatti è qui che si svolgono le vicende di questo film, ma la storia risulta meno efficace dei "28 xxxxxx dopo". Innestata in una faida criminosa tra poliziotti e gang della suburbia francese di un imprecisata località, c'è un'invasione di zombies arrivati da non si sa dove e questa è una delle pecche più grosse del film, un minimo di approfondimento sulle cause della presenza dei morti-viventi nel contesto era doverosa.
Splatter abbastanza realistico e vicende girate con camera a mano creano una buona dose di tensione e inquietudine, attingendo a piene mani da predecessori "illustri" quali i già citati "28 xxxx", "REC", "Cloverfield", ma la storia risulta abbastanza slegata e tutto sommato poco avvincente.
Ma mi chiedo: non pretendo che i protagonisti dimostrino di conoscere la sconfinata filmografia "zombistica" per cui è ormai nota anche ai profani l'efficacia del sistema "un colpo in testa e non tornano più", ma possibile che per tutto il film continuino a sparare dotati di un arsenale che farebbe invidia a qualche piccolo stato ribelle africano, ma a nessuno viene in mente che se gli sparassero in testa sarebbe molto più semplice, mentre invece continuano a sparare addosso ai morti-viventi e questi continuano a saltare da tutte le parti, più agili di una squadra di atletica leggera?