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DISTRICT 9 regia di Neill Blomkamp

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Febrisio     8 / 10  11/10/2009 02:33:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
**Leggete solo se avete visto il film
Tutto ciò che mi ha attirato al cinema è la locandina, senza nessuna altra informazione, da commenti a recensioni, ne trailer, ne niente di niente. Ultimamente sto preferendo questa tecnica che quella di rovinarmi soprese e trame. Ho cercato di farmi affascinare e sorprendere direttamente al cinema. Beh che dire.... mi ha convinto, bello, con un lato fantascientifico adrenalinico e uno invece schietto e più duro.

Questo "primo" (e che ne so) lungometraggio internazionale del sudafricano Neill Blomkamp porta fortunatamente un po di benvoluta aria fresca. Attori sconosciuti, scenografia sporca, uno stile in soggettiva, un po come visto in rec o cloverfiled porta il distretto nove in un prodotto sicuramente da vedere. Il risultato è tecnicamente di buona fattura ed assisteremo alla più grande navicella spaziale contemporanea mai atterrata NON su suolo americano, ma bensì su di un favelico (si puo dire??? beh lasciatemelo dire a modo mio) Sud Africa.
Una storia fantascienfica di alieni che si riassume in un conosciutissimo odio di minoranze, ma che infine cede in un vortice di satira di una grandissima, e altrettanto conosciutissima, stupidità dell'uomo. Presumo fonte di grande ispirazione, immagino vissuto dal regista stesso, dal “intelligente e imparziale” apartheid. Egoismo, potere, e lo sfruttare oppurtunità a proprio vantaggio sembra voler essere il più gran desiderio innato dell'uomo. Costi quel che costi, per esaudire il proprio obiettivo ed adempiere alla sciocca necessità di soddisfazione amorale. Le parole aiutarsi, fidarsi, amicizia per semplice ingenuità e necessità di aiutare il prossimo, volersi bene senza secondi fini, qui non esiste nell'uomo. Peccato. Putroppo la vedo come satira, in un mondo sempre più giungla.
Il film intriso di tanta azione ed effetti speciali ne mostra in tutto e per tutte ogni tappa di stupidità. Dal nigeriano re del mercato nero di armi e cibo, sfruttatore del più debole, alla figura del mercenario steretipato che soddisfa il proprio bisogno di uccidere, senza un vero motivo, soffocando un prossimo qualsiasi. Per non dimenticare un sistema malato di potere e soldi, che pone in sua difesa solide leggi incompresibili, immancabilmente a suo favore. Van Der Werwe, scelto per la sua grande.... uhm.... moglie, figlia del boss... essì perchè è qui, fuori dal distretto 9 dove accadono le coincidenze più strane. Ognuno intento a seguire il proprio “beneficio”. Il risultato è odio e guerra! Facendo passare lo scemo e ignorante di turno chi ha lavorato per 20 anni per voler andarsene silenziosamente, senza aver mai deturbato il nostro ambiente, conosciendo una tecnologia 1000 volte più sofisticata. Forse il termine ignorante dovrebbe essere modificato, o forse semplicemente interpretato in modo diverso, no?
L'uomo, grande studioso scientifico, che con forza ottiene il potere, e tenta di carpire le informazioni di una nuova tecnologia, ma.... se fosse bastato condividere un aiuto??? Il film non avrebbe motivo di esistere, forse nemmeno la storia del mondo.
Infine il regista dei grandi robot, da quelli ballerini a quelli assassini, ci stuzzica con un po' di ricordi del passato e ci dona una trasformazione adrenalinica, dal lato dei “buoni” a quello “maledetto”, un opposto del brutto anattroccolo, atta ad implodere nel sistema e scomparire.

Dopo aver visto, Il mio nome è Totsi, direi che Johannesburg diventa un altra volta capitale di uomini che devono combattere non solo la propria realtà e necessità, ma combattere con se stessi.

Rimarrà l'amaro in bocca dopo la visione del film, perchè qui, come in realtà, di umanità c'è ne veramente poca, e quel poco che ne rimane, oltre all'ultimo atto di Van der Werwe forse risultato della sua trasformazione, è data quasi tutta a Christopher, e i gamberone alieni:
“Fra tre anni tornerò. Promesso!”
Febrisio  18/10/2009 15:28:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ups... la mia mente fa cilecca.... "il suo nome e' tsotsi", il copia e incolla non sbaglia mai.