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L'ARMADIO regia di Gabriele Albanesi

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Invia una mail all'autore del commento Project Pat     8½ / 10  30/10/2009 12:49:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
!!!!!
7 minuti pregni di angoscia che mi hanno coinvolto forse eccessivamente, ma le motivazioni sono tante: il ragazzino mi ha ricordato me stesso quand'ero piccolo (per la fobia del buio e degli strani rumori nella notte, intendiamoci (-: Anch'io mi coprivo terrorizzato fino a su), ergo si tratta di una rappresentazione fedele alla realtà; l'atmosfera è ricercata e assai valida per essere un corto, il regista si concentra su quelli che sono gli unici due personaggi per rendere altresì la loro caratterizzazione più realistica, dettagliata e coinvolgente possibile e cercando anche di rimanere in quelli che sono i limiti di tempo, senza uscire di straforo.

Un bambino che all'inizio ispira quasi tenerezza e che all'ultimo si rivela essere quello che è..dovrebbe far riflettere, ai genitori in primis. Io penso che questo corto sia essenzialmente da consigliare e da far vedere a loro perchè qualcosa la insegna dopotutto.

Certo, taluni potranno obbiettare sullo scorrere apparentemente sgangherato, e cioé (non svelo il finale):

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Tutto ciò non si chiama nemmeno espediente narrativo, ma...realtà. Per quanto improbabile sia la messa in scena per alcuni, quante volte preferiamo dimenticare ciò che abbiamo fatto di turpe e disonesto per restare in pace con noi stessi?? E riusciamo a farlo in un modo o nell'altro, o perchè preferiamo che non fosse mai successo e quindi ci prude, o perchè per noi quello di osceno che abbiamo fatto è normale routine che non ci tocca minimamente. Tutto ciò a prescindere dall'età del soggetto disturbato. Il regista voleva puntare a quello.

In sintesi: un corto a dir poco e interessante, senza presunzione alcuna ma alla cui base vi sono una marea di idee e dietro a cui si cela una miriade di significati (nemmeno io di sicuro li ho colti tutti). Ce ne fossero molti, per me è stato un pugno nello stomaco.
Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø  30/10/2009 16:20:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda, quel che dici sarebbe anche giusto se solo non fosse per il piccolo dettaglio che il bimbo non si sente minimamente in colpa, dunque non aveva certo bisogno di trovare una pace interiore dopo il misfatto o quant'altro.
Va benissimo ti sia piaciuto, ci mancherebbe, ma quel che hai detto non mi pare si regga in piedi.
Invia una mail all'autore del commento Project Pat  30/10/2009 19:28:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esatto, non si sentiva minimamente in colpa e dopo ha dimenticato istintivamente e alla svelta: ciò rientra nel secondo caso, quello appunto della "routine" se così si può chiamare (nel primo caso invece, uno si sente assolutamente in colpa e si deve sforzare parecchio e con sofferenza per dimenticare), supponendo che non era neanche la prima volta che faceva una cosa del genere. In poche parole, alla fine in entrambi i casi si finisce per dimenticare..nel primo con volontà, nel secondo in automatico. In riferimento al caso secondo caso, è come uno che ad esempio non si ricorda com'era vestito ieri o dove è andato due sabati fa.
Forse mi sono spiegato male all'inizio della nona riga del mio commento, togli da lì "per restare in pace con noi stessi" e considera invece il resto, così mi sembra più chiaro.
Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø  30/10/2009 19:36:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No, non credo ti sia spiegato male.. e credo di aver capito abbastanza bene anche ora. Solo che più ripenso al corto e più cerco di metterlo in linea con il tuo pensiero, meno riesco a farli combaciare.
Invia una mail all'autore del commento Project Pat  30/10/2009 19:52:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma perchè nella realizzazione, indubbio un pò sopra le righe, sono riscontrabili alcune licenze come ho già detto. Ma io penso sia questa l'idea di fondo generale (portante) e a cui si allaciano poi quelle minori. Anche perchè non riesco a trovare altri scopi principali francamente.
Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø  30/10/2009 22:46:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sorprendere, nel modo più spiazzante -probabilmente- e pazzesco, che non ti aspetteresti mai.. Pazienza se non ha il minimo senso, l'importante è stupire con certezza assoluta (ci ho visto solo questo)..
Invia una mail all'autore del commento Project Pat  30/10/2009 19:43:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dimenticavo: la pace anteriore riguarda quindi solo il primo caso, quello in cui ci prude qualcosa a tal punto da farci desiderare che non sia mai successo. Dicendo nel mio commento "per restare in pace con noi stessi" prima di analizzare i due esempi, poteva effettivamente sembrare che entrambi riguardassero questa!
Lazzaro  27/12/2009 00:57:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"è come uno che ad esempio non si ricorda com'era vestito ieri o dove è andato due sabati fa"
Scusa ma allora questo bimbo è proprio handicappato, in 3-4 ore riesce a scordarsi della sorella, neanche i rumori dell'armadio gli fanno ricordare della sorella, questa è proprio bella. Se il regista voleva comunicare che questa per il bambino è normale routine non c'è riuscito minimamente. Penso che tanti come me non hanno afferrato questo concetto, e non è questione di essere intelligenti a capire, ma è il film che alla fine non ti permette di pensare a questo, PUGNO ALLO STOMACO per te, PUGNO AGLI OCCHI per me.
Invia una mail all'autore del commento Project Pat  27/12/2009 14:07:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusa, ma chi ti dice che non ci siano menti malate e disturbate, psicolabili, che fanno qualcosa di turpe e poi se lo dimenticano subito dopo?
Invia una mail all'autore del commento Project Pat  27/12/2009 14:08:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quel bambino poteva anche essere indemoniato, hai visto che facia? Omg
Lazzaro  27/12/2009 23:58:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì, un angioletto. Anche la sorella è menomata tanto da non essere in grado neanche di gemere in quella situazione. Suvvia! Non dirmi che anche la sorella stava al gioco. tsk!
Invia una mail all'autore del commento Project Pat  29/12/2009 22:37:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma non aveva un bavaglio sulla bocca??