caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

BELLISSIMA regia di Luchino Visconti

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
hghgg     9 / 10  28/08/2013 09:07:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grandissimo film questo, forse il primo capolavoro di Luchino Visconti (dopo comunque due ottimi lavori come "Ossessione" e "La terra trema") che ha accettato di dirigerlo solo per poter lavorare con la Magnani. Il risultato credo sia il migliore possibile e per entrambi è uno dei punti più alti della carriera.
Film che rappresenta il culmine del primo Visconti, quello più asciutto, ancora di ispirazione neorealista per certi aspetti, più spontaneo e diretto e sinceramente a volte preferisco questo suo stile a quello che caratterizzerà i suoi lavori successivi a partire da "Senso" (che per carità, è probabilmente il suo capolavoro), estremamente rigoroso, melodrammatico, "epico", dal respiro ampio e a volte colossale, il tutto con uno stile praticamente opposto a quello che troviamo in "Bellissima".
Da un soggetto di Zavattini, è una dura e coraggiosa critica al mondo dello spettacolo, a ciò che realmente accade nel dietro le quinte, mostrando meccaniche reali di un mondo troppo spesso fatto di illusioni e feroci delusioni, di approfittatori, raccomandati, di cattiverie, insensibilità, materialismo. Il sogno puntualmente infranto di una madre che totalmente accecata dall'illusione di una vita di successi per la figlia è costretta a sbattere contro la realtà delle cose prima di trovare la forza e la dignità di rifiutare quel sogno di cristallo (e quell'aiuto economico assai sostanzioso di cui fortemente abbisognava) che pareva alla fine potersi realizzare dopo vari sacrifici e umiliazioni per lei e per la figlia (anche se probabilmente non avrebbe mai portato al vero successo, emblematico l'incontro con la ragazza in sala montaggio in questo senso). Un finale conciliante e amaro allo stesso tempo, magari come hanno già detto qui prima di me, il punto meno realistico del film ma estremamente intenso ed anche girato, oltre che recitato, divinamente.
L'ultima cosa che posso dire è un po' la scoperta dell'acqua calda ossia che "Bellissima" è un film totalmente costruito attorno ad Anna Magnani. Emblematica la scena dal parrucchiere, durante il dialogo tra Maddalena e il tizio, con lei di spalle ad uno specchio, la camera inquadra fissa soltanto lei, con a fianco Chiari e la bambina visti però frontalmente soltanto attraverso lo specchio, lasciando fuori campo l'interlocutore. L'immensa attrice mia concittadina (il che un pochino almeno di orgoglio, lo ammetto, me lo trasmette) ha concessa la massima libertà espressiva da parte di Visconti e così domina, fa quello che vuole, passando liberamente dal "gigioneggiamento" a prove drammatiche straordinarie (tutta la parte finale), tiene l'intera scena per quasi due ore e soprattutto, da grande attrice di avanspettacolo, improvvisa, improvvisa e improvvisa, moltissime sequenze sono dominate dall'istrionismo improvvisativo di Nannarella. Visconti, per quanto riguarda la recitazione, lascia tutto nelle sue mani. Ne esce fuori una delle più grandi interpretazioni di una delle più grandi attrici di sempre (per me la migliore in assoluto forse, che ce volete fa), una prova immensa per intensità, espressività, l'incredibile carisma. Mah...parole al vento le mie, è Anna Magnani al suo meglio, quindi semplicemente indescrivibile.
Ottima anche la prova di Walter Chiari, terribilmente convincente e sempre troppo sottovalutato, anche la sua è una prova impeccabile, da applausi. Da apprezzare anche la scomoda partecipazione di Blasetti nei panni di se stesso. E poi la piccola Tina Apicella nei panni della bambina suo malgrado vittima della spietatezza del mondo del cinema e dello spettacolo così come dell'esasperante sogno che, ovviamente in buonissima fede, la madre aveva per lei senza che la bambina ne fosse anche solo poco più che realmente consapevole.
Un film diretto, disilluso, crudo verso lo spettatore, forse il più spietato di Visconti, più probabilmente il più sincero. Stilisticamente il più asciutto e semplice, pur con una regia raffinata e piena di tantissime soluzioni splendide.
Luchino Visconti dirigerà ancora dei capolavori, anche superiori a questo magari, ma "Bellissima" rimane un grande film, un coraggioso gioiello simbolo di un Visconti che sarà impossibile ritrovare a partire da "Senso".