saffanu 7 / 10 12/03/2010 10:34:34 » Rispondi Il film non è male, ma non è certo un capolavoro. Un buon cast e un'ottima realizzazione dal punto di vista tecnico, forse un tantino eccessiva.
La trama prosegue un po' confusa lasciando presagire un finale ad effetto con colpo di scena, ma verso la fine quando il colpo arriva non meraviglia più di tanto specie se si è ormai avvezzi a strutture narrative di questo tipo (che al cinema si sono viste frequentemente negli ultimi anni), ho trovato migliore la fase conclusiva, che offre spunti interessanti e di riflessione anche se ritengo che sarebbe stato più interessante soffermarsi di più sull'analisi della pazzia piuttosto che giocare con lo spettatore. Un gioco furbetto, condito di bellissime immagini e battute notevoli (che molti recensori hanno giustamente citato), dove non si lesinano colpi bassi e l'ottima fotografia insieme alla colonna sonora crea un contesto affascinante. Peccato che il dolore, quello vero, quello che ti strazia l'anima, quello che ti conduce alla follia, viene presentato nel finale, ma invece di arrivarti dritto allo stomaco rimane in superficie.
Ma evidentemente l'intenzione di Scorzese non è quella di scavare troppo, ma di limitarsi ad intrattenere il pubblico con qualcosa di più superficiale e spettacolare, materia in cui è decisamente un maestro.
l'identificazione dello spettatore con Daniel/Laddis è riuscita pienamente (un plauso a Scorzese/Di Caprio), però Scorzese non ha sruttato i FlashBack/Visioni per farci innamorare della moglie di Laddis; Di Caprio, durante la rappresentazione della scena del lago, non ci sa portare dentro al suo dolore e quando uccide la moglie noi partecipiamo alla sua pena razionalmente, ma non visceralmente ed infine quando rinsavisce e realizza nuovamente quanto gli è successo appare relativamente calmo e il massimo che riesce a dare è svenire. Rimpiango il Mickey Rourke di Angel Heart quando nel finale urlava "IO SO CHI SONOOO!"