Forse non avrò capito io il film, ma secondo me Di Caprio non è affatto pazzo! Vi spiego perchè.
Di Caprio è un agente federale e sta indagando, a titolo personale, su quanto accade a Shutter Island. Sta cercando il piromane che ha scatenato l'incendio in cui è morta sua moglie (perchè così è morta, NON è STATA AMMAZZATA DA DI CAPRIO!) e alcuni elementi gli lasciano pensare che si trovi proprio sull'isola (questo è chiaro a tutti credo). I suoi superiori lo mandano (non per una fatalità) a Shutter Island per risolvere il giallo della scomparsa di una internata. In realtà è chiaro che si tratta di una trappola, è un pretesto per fare arrivare Di Caprio sull'isola. Lo mandano lì perchè le sue indagini sull'isola erano diventate pericolose: un luogo semisconosciuto in cui si effettuano esperimenti sull'uomo evidentemente fa comodo allo Stato. A questo proposito l'intento era quello di spedirlo sull'isola per non farlo più tornare indietro. L'agente che è con lui è chiaro sin dall'inizio che non è un poliziotto (molti hanno notato il modo in cui si è tolto la pistola), ma un collaboratore del dottor Camley che gestisce il manicomio criminale, il quale ha organizzato nei minimi dettagli un piano per far passare Di Caprio come un pazzo, in modo da chiuderlo in una cella e buttare via le chiavi. E ci riesce. Ecco gli altri elementi che mi hanno lasciato optare per questa versione del film:
- Innanzittutto la scena iniziale della nave. Se fosse vero quello che il dottor Cawley dice a Di Caprio verso la fine del film, ovvero che è ricoverato nell'isola da almeno due anni, che senso avrebbe quella scena? E' anche questo frutto della sua immaginazione? Potrebbe anche essere, ma che senso ha inserirla così? - E' evidente che l'internata scomparsa, che poi viene ritrovata, non è mai esistita. E' tutta una messa in scena per mettere in Di Caprio i primi dubbi sulla sua sanità mentale. Addirittura, non so se qualcuno l'ha notato, ma la donna che impersona l'internata non è altro che una infermiera del manicomio, che ricompare verso la fine del film in una scena, proprio con il camice da infermiera. - L'elemento più importante forse è questo: gli incubi di Di Caprio partono dopo che il dottor Camley gli offre i primi bicchieri di whisky e le prime sigarette, ovviamente drogate come farà notare a Di Caprio una dottoressa che si nasconde in una grotta dell'isola. Infatti gli incubi iniziali, quando ancora i farmaci non fanno il loro effetto completo e prima che il dottor Campley lo accusi di aver ammazzato la moglie (questo avviene nel faro), riguardano la sua vita reale. RIPENSATE AL PRIMO INCUBO CHE FA, IN CUI LA MOGLIE SI SGRETOLA E DIVENTA CENERE. Questo perchè effettivamente la moglie è morta in un incendio. Col passare del tempo gli incubi cambiano. Questo perchè il dottor Camley e i suoi collaboratori cercano di intervenire sui suoi ricordi per farlo sembrare pazzo e per toglierlo di mezzo, anche attraverso le droghe e i farmaci che continuano a somministrargli a sua insaputa. Questo processo ha il suo culmine alla fine, quando in una delle sue crisi più profonde Di Caprio immagina invece di aver ucciso la propria moglie dopo che lei ha affogato i loro figli. In realtà questo non è mai successo. Lei è morta come si dice inizialmente in un incendio, ma il dottor Campley è riuscito nel suo intento di modificare i suoi ricordi convincendolo nel faro che è stato lui ad ammazzarla. - Il biglietto con il numero 67. Nessuno ha pensato che possa essere stato il dottor Camley a lasciarlo lì di proposito nella stanza dell'internata che non è mai esistita? Verso la fine infatti gli dirà: "Teddy sei tu il numero 67". Anche questo per minare la sua sanità mentale. - Nella scena in cui c'è la tempesta come mai Di Caprio e l'altro agente, che in realtà è un collaboratore del dottor Campley, sono chiusi dentro una chiesetta sperduta e vengono subito ritrovati dagli agenti della sicurezza? Di Caprio è sotto stretta osservazione, vogliono in tutti i modi incastrarlo e sono in attesa dei suoi passi falsi. - In una scena del film Di Caprio e il finto agente discutono sulla cima di una scogliera. Di Caprio litiga con il finto agente e si allontana per un po'. Quando torna sul luogo in cui aveva lasciato il finto agente non lo trova e ha subito un presentimento: guarda giù in basso e sugli scogli scorge un corpo che evidentemente dovrebbe essere quello del finto agente. In realtà quest'ultimo è vivo e vegeto e ricompare nella scena seguente. E' anche questa immaginazione di Di Caprio oppure è sempre una messa in scena per minare la sua sanità mentale? - Di Caprio è convinto che nel faro avvengano gli esperimenti di lobotomia e lì cerca la verità. Fatalità riesce ad arrivare al faro nuotando da una scogliera all'altra senza che nessuno lo noti o lo blocchi e quando arriva in cima si ritrova davanti il dottor Campley. In quel frangente gli comunica che in realtà lui è lì da due anni, che ha ucciso la moglie etc etc. Qui il film subisce un'accellerata. Difatti nell'incubo successivo Di Caprio sogna proprio di aver ammazzato la moglie, ma solo perchè gliel'ha inculcato il dottore, grazie anche ai farmaci. In realtà ripeto sua moglie è morta in un incendio. Con la mia immaginazione ora provo ad azzardare: nel faro avvengono veramente gli esperimenti, ma il dottor Campley ha fatto momentaneamente togliere i macchinari per riuscire a minare ulteriormente la sanità mentale dell'agente federale. Che senso ha mettere dei poliziotti a sorvegliare un faro vuoto? Anche questa era una messa in scena dunque. - Di Caprio verso la fine del film capisce che non ha più speranze di scappare dall'isola, mentre continua il piano del dottor Campley per farlo sembrare pazzo. Nella scena del faro infatti registra tutte le contraddizioni di Di Caprio, impotente di fronte a questa macchinazione ordita nei suoi confronti. Come gli ha fa notare la dottoressa che trova nella grotta è inutile controbattere a chi ti accusa di essere pazzo perchè può apparire una conferma a quanto asseriscono i medici. Ecco spiegata anche la presenza del registratore. IL FINALE: - A questo punto Di Caprio ha l'incubo più doloroso, quello in cui immagina di ammazzare la moglie, cosa che non ha mai fatto. Il piano del dottor Campley è riuscito in pieno. O FORSE NO. Nella scena finale Di Caprio dice al finto agente: "Ce la faremo a scappare dall'isola". In quel frangente il finto agente fa un cenno al dottor Campley, come dire è il momento di fare il trattamento (la lobotomia?). In realtà qui Di Caprio finge, è consapevole di quanto gli sta accadendo e si prende una piccola rivincita quando dice al finto agente: "Cosa sarebbe peggio: vivere da mostro o morire da persona per bene?". Nel primo caso il riferimento è appunto al dottor Campley, ai suoi collaboratori e anche al finto agente, che infatti ha un sussulto, mostrato da Scorsese. La persona per bene, dunque, è Di Caprio, che si lascia volontarimente e tragicamente andare al suo destino. Infatti lo prendono e lo conducono verso il faro. Quel faro che nella scena del film è vuoto, ma in cui in realtà avvengono quei crudeli esperimenti sull'uomo.
Questa è la mia versione. Chiunque abbia voglia di dibattere lo faccia pure. Dal mio punto di vista Scorsese ha volutamente realizzato scene in grado di mettere dei dubbi negli spettatori, divertendosi all'idea che potessero crearsi diverse interpretazioni.
Invece di perdere un quarto d'ora a scrivere tutto questo poema, non si faceva prima a chiederlo a Scorsese stesso e tutto è risolto, ma nessuno l'ha fatto?!...non ci credo io sarei interessato a sentire le sue spiegazioni, perchè a livello di supposizioni può essere vero tutto ed il contrario di tutto, ma visto che il regista è ancora vivente, non dovrebbe essere un problema chiederglielo, non pensi? Lemming
bob rock 15/03/2010 16:27:37 » Rispondi Sono perfettamente d'accordo con te, anch'io non capisco come mai non sia stata fatta ancora totale chiarezza su questo.
Come dici tu ho perso un quarto d'ora, o forse anche di più, perchè sono convinto di quello che ho scritto e mi meraviglio che anche altri non abbiano riflettuto su questo...non è presunzione, ma sono convinto che questa versione sia la più plausibile.
elio91 15/03/2010 17:04:50 » Rispondi Io non so,ma il libro da cui è tratto non dice niente in più? Comunque sono convinto che alla fine
Le allucinazioni e tutto sono frutto della crisi di astinenza da psicofarmaci... La nave non era frutto della sua immaginazione...hanno inscenato tutto per lasciarlo a piede libero...dal momento in cui non gli somministravano piu' farmaci... Io sono convinto che lui sia un pazzo e che i dottori agissero per il suo bene sai perchè...basta guardare la fine...loro hanno fatto di tutto per farlo guarire normalmente e per fargli accettare la sua condizione senza la lobotomia...infatti sono dispiaciuti...non compiaciuti...
bob rock 15/03/2010 18:52:35 » Rispondi ma scusa, se i dottori agivano per il suo bene come dici tu perchè non gli davano più gli psicofarmaci?? Non è un controsenso? Come il discorso che fai tu della nave...in realtà gli psicofarmaci glieli davano, ma erano farmaci che provocavano in lui delle allucinazioni che cambiavano la sua percezione della realtà.
Shuk 15/03/2010 19:31:54 » Rispondi Non glieli davano perchè hanno deciso di lasciarlo a piede libero per 2 giorni...Le sigarette,le aspirine e altro sono frutto del complotto della sua fantasia...Le emicranie,le allucinazioni e le paralisi,sono causate dall'astinenza ai medicinali...credimi...cmq è palese dalle espressioni finali che i dottori agissero per il suo bene...
Ezio77 15/03/2010 19:54:02 » Rispondi ''Scorsese ha volutamente realizzato scene in grado di mettere dei dubbi negli spettatori, divertendosi all'idea che potessero crearsi diverse interpretazioni''. Totalmente d'accordo. Leggi anche il mio commento e capirai che per me la cosa bella di questo film è proprio l'ambiguità che il regista vuole insinuare nello spettatore.
bob rock 15/03/2010 20:16:33 » Rispondi Ho letto il tuo commento: la penso esattamente come te, è che diciamo mi sono sbilanciato nel dire che forse era più corretta una versione piuttosto che un'altra.
ho visto che diverse persone citano la frase finale pronunciata da Di Caprio: "Cosa sarebbe peggio: vivere da mostro o morire da persona per bene?". Questa secondo me è la chiara testimonianza della lucidità di Di Caprio che, seppure coscente del fatto che non ha speranze di scappare dall'isola, si prende gioco del finto agente, che infatti reagisce con un'espressione sbigottita. Poi Scorsese stacca e Di Caprio va incontro al proprio destino, segnato fin dall'inizio con il suo arrivo all'isola.
tnx_hitman 20/03/2010 23:54:49 » Rispondi Ha ragione Bob Rock...questo film mi ha ricordato mio nonno,nello stesso periodo del film...nel dopo-guerra ci sono stati esperimenti per avere il controllo delle menti. Mio nonno si era finto pazzo,dopo vari mesi di elettroshock e psicofarmaci..convincendo i piu'esperti e decorati dottori per avere poi la pensione di guerra.Si sentiva impotente in quei mesi,come controllato da dei fili invisibili che ronzavano nella sua testa. Ma alla fine e' ancora sano come un pesce XD. E siccome mi ha spiegato nei dettagli quanto erano crudeli i componenti di numerosi reparti psichiatrici..io sono nella parte di ki dice che Di Caprio era dentro a questa organizzazione messa a punto dal Governo per condurre esperimenti a piu' non posso per analizzare la psiche umana..e controllarla a piacimento. Non posso dire altrimenti.
kamikaze91 22/03/2010 22:40:10 » Rispondi totalmente d'accordo con te e le tue supposizioni!!
Poi diciamocela tutta..i dottori sono degli ex-nazisti...come fa ad essere un comune manicomio quello di Shutter island,lontano dal mondo?XD
Tom24 16/03/2010 23:35:56 » Rispondi Di caprio era pazzo, la terapia dei dottori (il gioco di ruolo) lo ha fatto però rinsavire (come dici tu nel finale infatti aggiunge quell'ultima frase da cui si è capito che era guarito, ma preferiva morire per non portarsi addosso il peso dell'omicidio di sua moglie). mi sembra piuttosto ovvio.
Tom24 16/03/2010 23:37:00 » Rispondi ops nn ho spoilerato sorry
Macs 28/07/2010 13:49:12 » Rispondi Si sono d'accordo con la tua spiegazione.. Alla fine Di Caprio è rinsavito e dunque è finalmente consapevole di essere stato lui a uccidere la moglie, così come del fatto che la moglie ha ucciso i 3 figli (prima non ne era consapevole, aveva rimosso tutto). Quindi il gioco di ruolo tramato dai dottori ha avuto successo, il problema è che Di Caprio non sopporta di essere tornato nella realtà e quindi preferisce disfarsi del peso della consapevolezza accettando la lobotomia. Prima viveva in un mondo di fantasia, dove Laeddis aveva ucciso sua moglie, e lui non aveva figli. Cmq anche l'ipotesi di Bob Rock è interessante, anche se mi pare meno plausibile di questa.