caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

SHUTTER ISLAND regia di Martin Scorsese

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  22/04/2010 11:26:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quella sensazione di deja-vù che accompagna la parte finale, quella risolutiva, in cui ogni mistero viene portato a galla, è la magagna più evidente di un film senza dubbio seducente, quasi un thriller di altri tempi, ottimamente impostato tramite una specifica stratificazione di avvenimenti, particolari e indizi.
Il clima di malessere che si respira a partire dalle prime sequenze, enfatizzato da una colonna sonora inquietante perfettamente amalgamata con le immagini fin dell'arrivo degli agenti sull'isola, riporta con impeto l'opprimente ambientazione di luoghi in cui qualcosa di sbagliato e misterioso viene occultato da una reticenza più che ovvia.
A dispetto del romanzo di Dennis Lehane, da cui la pellicola è tratta, di sicuro una revisione delle battute conclusive avrebbe conferito maggior interesse al lavoro di Scorsese che mostra proprio nella verbosa e prevedibile chiusa il suo tallone d'Achille.
Scorsese scompagina a più riprese le carte in tavole, mescola realtà con fantasia e sogno, avvicenda tra le pieghe del narrato i ricordi del protagonista con immagini di una moglie perduta e delle terrificanti atrocità del campo di sterminio di Dachau, utilizza la parte onirica per ricreare quella confusione creata dall'intersezione tra i vari piani interpretativi, gestisce insomma con la nota maestria l'ingarbugliato racconto, all'interno del quale le certezze dello spettatore vengono a più riprese messe a dura prova.
Non è però mai riscontrabile quell'effetto sorpresa che lascia a bocca aperta, Scorsese instilla dubbi ma li coltiva adeguatamente solo nella prima parte, poi tutto viene reso in maniera interessante ma mai inaspettata. La tensione però tende a non assottigliarsi e questo è un gran merito, rendendo così agile un racconto che trova solo sporadici intoppi nei segmenti centrali.
Bravo Di Caprio, a suo agio in un ruolo non elementare, finalmente il sodalizio tra l'attore e il regista torna a funzionare dopo il dimenticabile "The Aviator" e il mal riuscito "The Departed".
foxycleo  22/04/2010 11:34:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma in "The Departed" Di Caprio, (che solitamente non ami), non ti era piaciuto?
Ciau
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  22/04/2010 14:25:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si mi era piaciuto.Il mal riuscito era più che altro rivolto alla generale qualità del film,comunque apprezzabile ma tutt'altro che eccelsa,infatti,a mio parere,è nettamente inferiore ad "Infernal Affairs".
Ciau!;)
Cagliostro  22/04/2010 14:42:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
perfettamente d'accordo con te. the departed è assolutamente sopravvalutato.
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  22/04/2010 14:55:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vero?gli affibbiai un 7 ma dopo averlo rivisto abbasserei la mia valutazione...
Luke07  22/04/2010 23:19:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo! "The Departed" è altamente sopravvalutato.
Noodles_  22/04/2010 16:17:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Finalmente!
Mic Hey  08/09/2010 05:09:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Shutter Island non mi ha convinto per niente..

Forse è perkè il film verso la fine prende una piega troppo forzata,
ridicola, e inadatta visto che poteva diventare un ottimo
mystery-thriller.. invece sembra un trattato sulle malattie mentali.. boh

Deludente !