nwanda 8 / 10 12/05/2010 19:27:04 » Rispondi ottimo ottimo film.. la capacità di farti sentire un malato di mente rende questa pellicola di grande valore. sarà che il binomio martin-leo è uno dei miei preferiti, ma trovo questro psico-thriller molto coinvolgente ed emozionante, soprattutto da metà in avanti. lascia le nostre menti libere di viaggiare per due ore tra le incertezze e le pazzie di shutter island, per poi farci ritrovare tutti all'interno di un faro, il cui significato rimane per me in parte misterioso. infatti non credo di aver completamente capito il finale da vedere in silenziosa ammirazione
Mic Hey 08/09/2010 05:12:51 » Rispondi Shutter Island non ha convinto neppure me
Forse è perkè il film verso la fine prende una piega troppo forzata, ridicola, e inadatta visto che poteva diventare un ottimo mystery-thriller.. invece sembra un trattato sulle malattie mentali.. boh
Deludente !
Dexter '86 12/05/2010 20:50:35 » Rispondi Il significato del finale è questo:
il personaggio di Di Caprio era realmente un paziente della casa di cura a Shutter Island e nell'ultima scena finge di essersi nuovamente dimenticato della sua condizione scegliendo volontariamente la lobotomia perché si rende conto che non potrà mai guarire e piuttosto di continuare a vivere con il senso di colpa per non aver impedito la morte dei suoi bambini preferisce dimenticare tutto facendosi operare. Spero di essere stato d'aiuto. Ciao
Niko.g 21/07/2010 10:51:18 » Rispondi Scusa Dexter, ma come fai ad essere così sicuro del finale? Ecco perché molti dicono sia banale... io credo che
Di Caprio è sano, altrimenti come spieghi tutti i ricordi che ci vengono proposti sul campo di concentramento? Che senso hanno? La bambina che uccide è quella e non sua figlia che vogliono fargli credere per indurlo alla coscienza della pazzia attraverso le droghe che gli danno e che gli procurano quelle allucinazioni. Lui deve fuggire al più presto da quel posto terribile (biglietto: "Run"!) ma quando è ormai troppo tardi non può fare nulla perché è diventanto un mostro o meglio gli hanno fatto credere di esserlo!
Dexter '86 30/07/2010 14:33:05 » Rispondi Ormai è passato qualche mese dalla visione e non mi ricordo tutti i particolari, comunque con il senno di poi
già l'inizio avrebbe dovuto sollevare qualche dubbio sulla sanità mentale del protagonista perché non è molto credibile che un detective veda per la prima volta il suo collega a metà di un viaggio in barca, sulla quale ci sono solo loro due. La spiegazione più logica sarebbe che durante il viaggio il personaggio di Di Caprio ha "resettato" la memoria e si sia nuovamente convinto di essere un poliziotto. Per quanto riguarda il messaggio "Run" anche a me aveva fatto venire qualche dubbio però se ci fai caso la donna glielo fa leggere quando il medico che si finge poliziotto è girato di spalle e mi sembra credibile come una specie di solidarietà tra pazienti perché la donna sa che se la terapia che stanno tentando su di lui dovesse fallire sarebbe lobotomizzato. Piuttosto logico che cerchi di metterlo in guardia. Poi mi ricordo la scena in cui Di Caprio interroga i pazienti e questi un po' lo deridono perché sanno che in realtà il fuggitivo che sta cercando è lui stesso. Sono abbastanza sicuro che la mia interpretazione sia giusta, non perché sia mia, ma perché mi sono informato andando a leggere un po' di cose in giro e mi risulta che questa sia proprio la versione ufficiale. Comunque il bello dei film come questo è proprio che alla fine una piccola parte di dubio rimane sempre.