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SHUTTER ISLAND regia di Martin Scorsese

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Rask     7 / 10  17/10/2010 13:32:55 » Rispondi
(Visto in lingua originale.) Ammirevole nell'uso del sonoro glaciale che attinge da Mahler alla musica concreta e potente nelle scene madri. Per il resto, la solita impeccabile regia di Scosese e un intreccio adattato da un romanzo che pur non mancando di meccanismi di climax è già essenzialmente trasparente, nell'essenziale, dopo poche scene. Non è un film sul tema del rapporto mente/realtà alla ExistenZ/Inception/Matrix né una riflessione sulla patologia mentale alla Spider/A beautiful mind/A family life. Sembra piuttosto una riflessione sulla radicalità del dolore, che nei disturbi dissociativi finisce per costruire inconsapevolmente un self alternativo e che in casi estremi, come sembra suggerire il finale, arriva a rendere CONSAPEVOLE il processo. Un meccanismo cosciente di compensazione di un reale insostenibile, se filtrato dal senso di colpa. Oltre ad un'analisi dei mezzi di trattamento degli squilibri mentali, che finiscono per costringere l'identificazione Lobotomia=perdita d'identità=morte.