martina74 6½ / 10 17/01/2011 15:28:09 » Rispondi Confezione patinatissima, regia scorsesiana di grande classe e buona scelta di un cast in forma non bastano a fare il capolavoro. Purtroppo in Shutter Islan la verità si capisce molto presto e la trama è inutilmente arricchita da barocchismi che allungano il film fino a generare un po' di noia. Non avendo letto il libro, non posso fare considerazioni sull'adattamento cinematografico, che ricoda molto da vicino il "Follia" di Mc Grath portato al cinema da David Mackenzie con molta meno maestria. Aspetto il prossimo Scorsese...
Interessante tuttavia il finale, in cui il lobotomizzando Di Caprio riflette sull'alternativa: vivere da mostro o morire da uomo perbene, sottintendendo che la lobotomia sia la cancellazione dell'identità e quindi la morte di un uomo.