DogDayAfternoon 8 / 10 27/07/2017 13:20:30 » Rispondi Tra le punte più alte toccate dal neorealismo italiano del dopoguerra, e dopo quasi 70 anni siamo ancora qui a discuterne.
Colpisce per la semplicità della trama e degli stessi protagonisti, gente qualunque alle prese con la miseria del dopoguerra la cui vita dipende da una bicicletta. Veramente toccanti e profonde alcune scene soprattutto nella seconda parte, in particolare la cena al ristorante e il tentativo di furto di un padre a cui ormai non è rimasta altra scelta.
E' una banalità dirlo, ma è un cinema di altri tempi non replicabile ai giorni nostri. Purtroppo.