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UMBERTO D. regia di Vittorio De Sica

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pier91     9½ / 10  15/12/2011 00:32:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pellicola sfacciatamente vera, stoccata elegante all'Italia patinata. Colpisce la dilatazione dei tempi, mai fine a se stessa né volta soltanto al realismo. Il piedino della servetta che lentamente accosta la porta è più che un gradevole indugio descrittivo, accenna alla natura svagata e indifferente del personaggio. Personaggio tra l'altro molto scomodante, emblema di un' ignoranza profonda e tutto sommato innocente, legata (nemmeno tanto velatamente) alla disparità sessuale. "Umberto D" è dunque anche un ritratto di giovinezza, inclemente ma non accusatorio. Con un moto di dolcezza viene invece delineato il vecchio protagonista, francamente fin troppo indorato di umanità. Ciò non di meno commuove la sua dignità timida e risoluta al tempo stesso, il suo affetto immenso per il cagnolino, il suo stentato sopravvivere. Trovo che nel raccontare il dramma di Umberto De Sica esprima una forte libertà formale, quasi un ribadire che il cinema inevitabilmente trasfigura, e deve per tanto poter essere spettacolare. In tal senso il tentativo di suicidio, la rapidissima zoomata sul suolo al di sotto della finestra, è una sequenza che non si dimentica.