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LA CIOCIARA regia di Vittorio De Sica

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Mr.619     8½ / 10  26/06/2009 11:16:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film particolarmente connesso alla dicotomia preesistente e sottintesa alla storia narrata da Alberto Moravia e scandita dall'umana mano direttiva del grande regista Vittorio De Sica.Quella ad essere ripresa è una dimensione puramente e dolcemente terrena (assolutamente non provinciale e fin troppo comoda) intertestualizzata storicamente ed ideologicamente in tutte le sue diversità e contraddizioni sociali e metropolitiche (amore/odio, vecchiezza/giovinezza, apparente amicizia/ira, idealismo/convenzionalismo, servilismo/libertà).La candida ed alborea figura del sensibile e visionario Michele ( personaggio volutamente contraltante la mesta scenografia epocale circostantegli) è il sogno da parte di pochi uomini del suo tempo ( compreso De Sica) di una possibile rinascita dalla disgregazione della propria coscienza, oltre che nazionale, anche, e soprattutto, individuale, per cui, come dice un capitano tedesco, si possa adorare il "culto della verità" e ritrovare i valori e diritti personali e civili perduti.Ma, sempre secondo l'errato modo del pensiero pseudo-"filosofico" del soldato tedesco, la guerra è un'esperienza sillogistica intera, che purtroppo inerisce il complesso consorzio umano sotto ogni sua visione e triste aspettativa ( una madre pronta ad offrire il seme latteo del suo ventre precedentemente conservato per un figlio, un amore mai compreso ed assaporato nella sua pienezza).L'alfabeto dei sentimenti della collocazione recettiva dell'essere , non appena subita l'opera di assimilazione, diventa alquanto impossibile da decifrare ed arrestare.Il periodo più buio e straziante per l'uomo nel corso dei secoli.