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IERI, OGGI, DOMANI regia di Vittorio De Sica

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ULTRAVIOLENCE78     7 / 10  02/07/2008 11:50:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film a episodi in cui De Sica, valendosi di tre eminenti autori (De Filippo, Moravia e Zavattini), ritrae la donna secondo tre diverse tipologie, incarnate dalla sua “musa”: Sophia Loren.
Nella prima spassosissima novella, che è la più riuscita, protagonista è la povera Adelina: un’umile venditrice di sigarette di contrabbando che, per sfuggire alla galera, si fa periodicamente ingravidare dal marito. Ma all’ottava impresa, quest’ultimo, ormai sfinito, non riuscirà a fecondare Adelina che, di conseguenza, verrà finalmente incarcerata. Ma a questo punto sarà inaspettatamente la solidarietà dei suoi amici e concittadini a levarle le castagne dal fuoco. La indimenticabile scena di apertura di “Adelina”, in cui uno spaesato ufficiale giudiziario accorre in casa della donna per eseguire un pignoramento, già riassume il senso di questa storia, il cui scopo è quello di rappresentare la vita fatta di stenti ed espedienti delle persone povere, ma al tempo stesso esaltata dal senso di solidarietà e fratellanza che le accomuna.
Nel secondo episodio, che vorrebbe essere quello più caustico, si tratteggia la donna dell’alta borghesia circonfusa da tutti i suoi costosi e inutili orpelli, allo scopo di metterne a nudo la frivolezza e la fatuità nel confronto con la personalità e la moralità di uno squattrinato scrittore. Si tratta indubbiamente di un soggetto molto interessante (d’altronde non potrebbe essere altrimenti dato che l’autore è Moravia), ma reso in maniera poco efficace e poco incisiva su pellicola.
Con il terzo racconto, francamente abbastanza debole, De Sica dipinge, quasi a voler rappresentare l’opposto del personaggio dell’episodio precedente, l’immagine di una donna dedita al mercimonio del proprio corpo, ma interiormente e moralmente integra. La trama risulta un po’ banale; non mancano tuttavia alcuni gustosi momenti come il celeberrimo spogliarello (omaggiato anche da Altman).
La Loren non è mai stata una grande attrice, ma con De Sica ha sempre dato il meglio di sé. Un insolito ruolo da comprimario spetta invece a Mas*****nni, che comunque non sfigura.
In definitiva un film gradevole che scorre bene, ma ben lungi dall’essere indimenticabile come i veri grandi capolavori del Maestro.