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LA PRIMA LINEA regia di Renato De Maria

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Manticora     7½ / 10  15/09/2012 14:39:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film che ha fatto discutere e continuerà a farlo nel tempo, a parte il pressapochismo politico di molti che in Italia gridano con la bava alla bocca che si soggiace al terrorismo, che lo si giustifica, eccetera, il film ha un innegabile valore, far riflettere, essere scomodo, non facile. Non c'è spettacolarità, il racconto è semplice, livido, quasi scarno, i personaggi sembrano degli zombi, lo stesso Segio ha il merito di essere ben incarnato da Scamarcio, che non cerca nessuna giustificazione, Giovanna Mezzogiorno è l'altra metà, coincide con la mentalità di Segio, i sentimenti sono messi da parte, perchè loro stessi non sembrano più in grado di provarne, in una logica allucinante ma di lucida razionalità che li porta a pensare che uccidere giudici e delatori possa portare favore alla "causa". Renato de Maria sceglie uno stile quasi documentaristico, con Scamarcio-Segio che in carcere narra la sua memoria di quello che ha fatto, il 68, la strage di stato, il fascismo di stato, le brigate rosse e i Nar, i tentati golpe, altre stragi e infine la debacle di Prima linea. Il limite della storia è la sua stessa esegesi, ma certo non ci sono giustificazioni, Segio stesso lo ammette, "pensavamo di avere ragione, ma avevamo torto."
Un film che và comunque visto, per ricordare e non dimenticare.