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BLACK HAWK DOWN regia di Ridley Scott

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Terry Malloy     5 / 10  11/11/2006 14:38:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
un film fatto benissimo, tuttavia troppo dalla parte degli americani che si salvano sempre l'immagine anche se in verità fanno delle atrocità incredibili e lo prendono anche al **** molte volte. non lo reputo un vero film di guerra perchè presenta i fatti in maniera sdolcinata, di parte e erratamente soggettiva (Ridley Scott avrebbe dovuto riguardarsi Full Metal Jacket!). insensati sono i personaggi di Bloom e altrettanto insensata è la scena orripilante in cui il soldato prende in mano la mano mozzata e se la mette in tasca.
frine  21/11/2006 03:14:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si salvano sempre? Ma se muoiono come mosche....
Terry Malloy  21/11/2006 13:55:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ho detto che si salvano sempre l'immagine perdendo tuttavia in numero di morti
frine  21/11/2006 16:33:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' vero, evidentemente avevo sonno;-)
Però, secondo me Scott aveva in mente molto bene "Full metal Jacket" (cui sembra perfino alludere in qualche battuta). Certo, non si avvicina nemmeno al potere straniante e angosciante delle immagini di Kubrick. Però non si può neppure dire che il film di Scott esalti l'immagine degli americani: in fondo questi fanno la figura degli imbranati pasticcioni che muoiono quasi più per i loro stessi errori che per mano del nemico (cosa che del resto accade anche nella realtà).
Terry Malloy  21/11/2006 20:30:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
effettivamente nonostante tutto il politicaly correct (si scrive così?!) di Scott la realtà non può essere variata più di tanto e la verità salta immediatamente all'occhio, ossia quello che hai detto tu, tuttavia è l'impronta che ha dato al film che non mi è piaciuta con degli americanoni duri e fighi, invece dei somali ******* e che puntano il dito contro l'elicottero e fanno: "bang" così che ti viene da odiarli subito e invece si dovrebbe simpatizzare per loro perchè come dice Manzoni spesso l'oppresso è l'oppressore, mentre l'oppressore è la vera vittima della situazione in una visione distorta e sbagliata della giustizia (vedi capitolo VIII dei Promessi Sposi).
frine  22/11/2006 00:53:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come dicevo, forse non ho capito bene il film, ma a me sembra che ai somali sia stata quanto meno offerta una possibilità di esprimere le loro ragioni ("questa è la nostra guerra, voi siete degli intrusi"). Mentre, dall'altra parte, gli americani fanno proprio la figura degli sf.igati, anche se leali e disponibili nei confronti dei commilitoni. Anzi (ed è un'idea che mi viene in questo stesso momento) sembra quasi che si voglia giustificare l'inettitudine degli americani accampando la loro generosità verso i compagni morti o moribondi (cosa che purtroppo, in guerra, rallenta i tempi e fa perdere le battaglie). Ma sì dai, quasi quasi ci credo: gli americani sono troppo buoni e quando un compagno è ormai fatto a pezzi restano lì per ore a curarlo mentre i cecchini nemici sparano a man salva....
Insomma ha ragione Kowalsky: il film è di un'ambiguità inammissibile (più o meno come "il Gladiatore" però). Ma per chiunque abbia visto anche un solo episodio della sciagurata serie di Chuck Norris...be', almeno è un passo avanti:-)


Terry Malloy  22/11/2006 13:53:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sì più o meno i punti di vista corrispondono!
saluti