caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

ROMA CITTA' APERTA regia di Roberto Rossellini

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
david briar     6½ / 10  24/08/2017 16:55:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei film italiani più famosi, visti e studiati all'estero. In realtà, sono assolutamente convinto che la vera innovazione del Neorealismo stia in altri film. Se è ormai sicuro che si può definire il primo film neorealista, di certo non può esserne definito il manifesto, titolo che meriterebbero altri film, come il successivo Paisà dello stesso Rossellini.
"Roma città aperta" non è un film improvvisato, come si pensa: è un film con una sceneggiatura scritta e anche abbastanza studiata nelle caratterizzazioni dei personaggi(ce ne sono le testimonianze e gli studi che lo provano), a cui vengono dati pregi e difetti che si possano bilanciare, e alcuni piccoli momenti comici che possano alleggerire l'atmosfera, alcuni di questi improvvisati da Fabrizi , questo si, ma non è certo una novità del film di Rossellini. Il metodo di scrittura è piuttosto classico, la fotografia spesso si avvale di una luce espressionista, e i tedeschi sono dei cattivoni(a proposito, è veramente inaccettabile quando , per due personaggi in particolare, l'essere i nemici coincide con l'essere effemminati).
Dove sta allora la novità? La novità sta nel mix fra attori professionisti, come la Magnani e Fabrizi, e attori non professionisti, che incredibilmente funzionano bene accanto a chi fa l'attore di mestiere; sta nei campi lunghi che hanno il coraggio di mostrare veri spazi aperti, raccontando una storia quasi nel momento in cui sta succedendo, con intenti documentaristici, ma in un film palesemente di finzione. La novità più forte sta nel finale crudo, che il critico Serge Daney ha definito la nascita del cinema moderno, esagerando: un momento importante di sicuro, ma ci sono momenti, anche precedenti, decisamente più notevoli sotto questo punto di vista(Citizen Kane, per esempio). Credo che sia ancora un film abbastanza vedibile tutt'oggi, soprattutto se lo si vede avendo almeno un minimo di coscienza di quel che tratta; credo anche che la sua fama sia così grande proprio perchè fu ed è un film in realtà molto più costruito e classico di quel che sembrava, pensato per il pubblico. Il suo merito è quello di inserire qualche innovazione all'interno di una struttura data, di essere, in fin dei conti,un intermediario. L'apice di Rossellini per me è "Germania anno zero", e De Sica ha fatto meglio di questo film in ogni suo film assimilabile al Neorealismo. Film meno visti, ma che considero decisamente migliori.
Da vedere, magari anche come iniziazione al fenomeno del Neorealismo. Ma se qualcuno volesse capire con un film solo cos'era il Neorealismo, di certo non sarebbe il film più adatto, nè il migliore. Soggettivamente non mi entusiasma come racconto, anche se il finale senza dubbio è un vero colpo al cuore, la cosa più bella del film . Che in media , reputo abbastanza deludente, considerando cos'ha prodotto poi il Neorealismo..