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ROMA CITTA' APERTA regia di Roberto Rossellini

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Invia una mail all'autore del commento Elly=)     9 / 10  25/11/2010 17:41:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Capofila di una rivoluzione estetica nel cinema, "Roma, città aperta" di Roberto Rossellini fu il primo prodotto importante del Neorealismo italiano. Il movimento che riuscì ad abbattere le convenzioni del "cinema dei telefoni bianchi" di moda nell'Italia fascista. Il film di Rossellini sulla Resistenza italiana fu scritto nei giorni della lotta clandestina contro i nazisti. La scarsità delle risorse finanziarie e tecniche si rivelò un pregio per questo film, che fu girato in stile documentaristico. Mostrando persone vere in luoghi reali, il film portò una ventata di aria fresca nel cinema occidentale. La libertà di movimento della macchina da presa e l'autenticità dei personaggi, insieme a una nuova narrativa, sono tra le qualità che fecero di "Roma, città aperta" la rivelazione del Festival di Cannes del 1946, dove fu premiato con la palma d'oro. Il Neorealismo italiano divenne presto un modello estetico per i registi interessati a una vivida descrizione della storia e della società. Una delle cose più interessanti di questo capolavoro è l'approccio di Rossellini ai personaggi del dramma. Alcuni degli eroi del film rimarranno per sempre nel cuore degli spettatori. Chi potrebbe dimenticare Pina che corre tra i proiettili, o il prete che riconosce nel partigiano torturato il supplizio di Cristo? Nonostante il tono melodrammatico, la storia è aspra e toccante oggi come allora. E non sorprende che, dopo questo ruolo, la Magnani sia diventata una delle più grandi stelle del cinema italiano.