carla80 6 / 10 09/11/2009 13:15:14 » Rispondi Discreto dal punto di vista conoscitivo, interessante la biografia di colui che è stato definito il Robin Hood degli anni della grande depressione americana. Decisamente povera la contestualizzazione storica: quasi nulla la descrizione della crisi economica, del sistema bancario e delle cause della caduta di Wall Stree. Un sei al film, per Johnny Depp, delundente, ma comunque bravo, è un attore che non può scendere mai ad un livello bassissimo; in questa interpretazione l'ho trovato mediocre, poco passionale, poco nel personaggio, lo salva l'intensità dello sguardo; in una scena in particolare, accenna ad un pianto, quasi infantile,insignificante, inverosimile per un interprete del suo calibro. In realtà sono lacrime che dovrebbero esprimere dolore, impotenza o coscienza di ciò che sta per accadere al protagonista. La fotografia e la scenografia le trovo piatte, plastiche, poco dettagliate, non danno forza al film. La contrapposizione fra l' FBI e la malavita dei Gangster è quasi ridicola, sembra un remeik del più triste "guardie e ladri", anche qui poca passione e i dialoghi sono di una povertà sconvolgente. Apatica anche la protagonista femminile, la storia d'amore tutto rimanda tranne la passionalità di un sentimento che va oltre la vita criminale. I sogni, il vivere in posti migliori, sono contornati da tristezza: il regista vuole dare l'idea della consapevolezza inconscia dei protagonisti di non arrivare da nessuna parte? E' la migliore delle ipotesi. Salvo la colonna sonora, aumenta il livello emozionale di alcune scene.
carla80 03/05/2010 01:29:28 » Rispondi Ti ringrazio Marco, come stai? Ogni tanto per distrarmi provo a scrivere!! Grazie mille, anche per le tue parole!! :-)Alla prossima!!!