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NEMICO PUBBLICO regia di Michael Mann

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5½ / 10  01/03/2010 11:34:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che fine ha fatto Michael Mann?uno dei migliori registi americani sembra aver perduto il tocco magico.Dopo il mediocre “Miami Vice” ribadisce un estro in preoccupante declino,incapace di trasformare in racconto avvincente l’ultimo avventuroso anno di vita del gangster John Dillinger.
E buon per lui che ci sia un certo Johnny Depp a tenere in piedi la baracca,la bravura dell’attore riesce a conferire un certo spessore ad un personaggio altrimenti futile, al servizio di un film fastidiosamente controverso.
Mann non si capisce se punti alla mitizzazione del fuorilegge,eliminandone gli aspetti più biasimevoli e mettendogli in bocca simpatiche battute da spaccone di saloon,esaltandone al tempo stesso gli aspetti più romantici e malinconici, oppure se ne voglia costruire un ritratto distaccato e per nulla di parte,cercando di mantenere una certa distanza.A prescindere dalle intenzioni autoriali ciò che ne esce è solo un noioso intercalare pieno zeppo di banalità e mai calibrato con finezza sulla personalità di Dillinger,rappresentato come loffio protagonista di un qualsiasi e dozzinale action-movie.Il film infatti finisce con il patire la confusione dell’autore,tratteggiando un protagonista poco intrigante,tanto quanto gli eventi in cui si trova invischiato.Tutto è già stato visto,il nemico pubblico di Mann è uno dei tanti gangster che hanno attraversato la storia cinematografica con risultati più o meno apprezzabili,nulla più.La classe del regista si nota solo nella battute finali,magnificamente elargita durante il vile epilogo in cui Dillinger da carnefice si tramuterà in vittima.Troppo poco per un autore di tal calibro,tra l’altro personalmente poco apprezzato anche nella direzione delle scene più movimentate,digitale e camera a mano sembrano unicamente al servizio di uno sterile esercizio di stile.
Discutibile anche l’utilizzo degli attori,i bravi Christian Bale e Marion Cotillard,la nuova etoile del cinema transalpino, sono imprigionati in ruoli figurina,rappresentativi.La confenzione di lusso e l’abilità di Depp mascherano le magagne di un film che scorre per più di due interminabili ore senza (quasi) mai avvincere.
Delusione.
foxycleo  01/03/2010 12:47:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cattivissimo, nemmeno la sufficienza per la ricostruzione storica, per la fotografia di Spinotti, per l'eleganza di Mann... : (
Vabe' lo sai che ho un debole per questo regista!

Ciao
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  01/03/2010 13:12:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Arriva al 5.5 proprio per i motivi da te elencati.Altrimenti era almeno un voto in meno.;)