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8 1/2 regia di Federico Fellini

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amterme63     10 / 10  29/05/2006 19:36:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film complesso con tante tematiche che si mescolano fra di loro. Il mezzo espressivo usato è quello del passaggio continuo fra realtà e fantasia (il sogno, l’immaginazione) e la stessa realtà raccontata è una realtà simbolica, metaforica. Per capire questo film bisogna ricorrere alle interpretazioni e alle spiegazioni; ma è il bello dei capolavori: sono un continuo stimolo al pensiero, alla riflessione e alla scoperta.
Io ci ho visto rappresentato soprattutto il grande peso che ha il mondo esterno sul singolo individuo. Il personaggio del regista rappresenta un po’ tutti noi che dobbiamo continuamente soddisfare richieste, aspettative, che una volta entrati in un ingranaggio ne veniamo quasi travolti e stritolati. Anche nei rapporti interpersonali il peso dei legami sociali si fa sentire. Come spiegare a una “moglie” che le si vuole sempre bene anche se ogni tanto si sente il bisogno di sfogare i propri istinti con altre donne?
Il ruolo della donna poi ossessiona il regista che si lascia andare spesso a immaginazioni su come vorrebbe che fosse il rapporto con l’altro sesso. La chiesa stessa è un’altra protagonista di questa pressione sull’individuo e sulla sua naturalezza. Tutti i personaggi subiscono questo marchingegno infernale che si chiama pressione sociale e pochi si salvano dall’infelicità. Non a caso il film si svolge in una stazione termale toscana, dove ci si cura però più la psiche che il fisico.
La cosa che sta più a cuore a Fellini è forse indagare il concetto di arte e creazione artistica. Da una parte sta il critico cinematografico con le sue elucubrazioni e critiche distruttive che approdano al nichilismo e dall’altra i semplici illusionisti e clown che con la loro spontaneità e semplicità creano e divertono senza domandarsi più di tanto. Sono loro che alla fine danno il là all’ultima immaginazione del regista: il quadro di una umanità dimentica dei propri problemi che si dà la mano simbolicamente e che riparte dalle piccole cose suggerite dal cuore: un semplice girotondo, come se si fosse ritornati bambini. Il film si chiude con questo bellissimo simbolo.
Marlon Brando  31/12/2006 16:31:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Commento interessante, complimenti!
Questo film riesce a colpire nell'intimo (secondo me ovviamente...)
amterme63  02/01/2007 08:25:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie.