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8 1/2 regia di Federico Fellini

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agentediviaggi     9 / 10  22/01/2007 14:07:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' il film più narcisista di Fellini che parla soprattutto di sè stesso, delle sue manie, della sua crisi creativa, del suo giro di donne e conoscenti usando suggestioni junghiane strabilianti. Il girotondo finale sulle note di Rota fa parte della storia del cinema.
Il voto non deriva dalla mia passione per questo film (che in parte mi ha anzi annoiato perchè affronta un tema che non mi entusiasma), considerando che gli ho preferito sia i film neorealisti precendenti che quel capolavoro assoluto che è Amarcord, ma alla regia, all'uso di continui flash onirici che descrivono il suo stream of consciousness con uno stile mai avvicinato da altri registi.
Marlon Brando  07/04/2007 21:05:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
9 è poco.
agentediviaggi  09/04/2007 21:27:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non sono d'accordo. 9 è un voto altissimo. Considera che da 4 mesi a questa parte ho messo solo un paio di 10 e non l'ho messo nemmeno a Mulholland Dr. che mi è piaciuto cento volte di piu di 8 e 1/2.
Marlon Brando  10/04/2007 11:18:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scherzo! E' che Terry non ti dava fastidio da un po' di tempo, allora ho voluto contribuire io! :-)
(Comunque il 10 se lo merita...)
Terry Malloy  20/02/2007 15:25:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non è poi così narcisista, ma onesto con il pubblico mettendo in risalto le sue debolezze e i suoi difetti con umiltà seppur si riconosca avere grande autostima di sè. non è da tutti mettersi così a nudo e un narcisista non avrebbe svelato tutti i lati negativi del suo carattere
agentediviaggi  20/02/2007 16:20:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Onestamente Terry Fellini è il regista più narcisista della storia.
In tutti i film ha parlato soprattutto di se stesso. I vitelloni, La dolce vita, 8 1/2, Amarcord, Prova d'orchestra, l'Intervista per citare quelli che ho visto. Non è necessariamente un male e Fellini è talmente grande che è diventato un aggettivo.
badovino  21/02/2007 20:00:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai ragione Fellini era un narcisista!
E' un narcisista!
Ma dovresti andare oltre nella lettura dei suoi film e di otto e mezzo in particolare. Fellini parlava di sè è vero...ma più parlava di sè più parlava dell'uomo...l'uomo contemporaneo con i suoi dubbi, le sue passioni, perversioni, i suoi incubi...l'esistenzialismo onirico creato dal maestro di Rimini va ben oltre la semplice e banale trascrizione di fatti ed eventi che gli sono capitati durante la sua vita.Non per niente i temi da lui affrontati sono temi universali a misura d'uomo e sempre in rilievo. Inoltre come ormai si sa Fellini era un grande bugiardo...lo diceva anche lui.....ciò che narrava era un miscuglio surreale e colto di sogno e realtà e narrativa .....e poi...diciamoci la verità.....il girotondo finale di questo film, la crisi di un uomo cinquantenne che fà i conti con la propria esistenza, i tradimenti, le illusioni...tutto fa parte di un affresco in bianco e nero...un'opera sperimentale all'epoca, esperimento-munementale oggi......Fellini era un regista-scrittore-poeta e come tale non si limitava a descrivere le cose...le immaginava reiventandole e in un processo del genere non poteva che essere narcisista...onesto.
ciao
agentediviaggi  21/02/2007 21:12:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ho mai negato la genialità di Fellini, ma non lo considero universale come Chaplin, Welles, Kubirk, Tarkowsky, Bergman per citare i primi che mi vengono in mente. Tutta la sua vita è ruotata attorno all'Italia, Romagna o Roma e non ha mai affrontato questioni filosofiche o psicanalitiche (a parte 8 1/2) che riguardassero l'uomo universale. L'uomo kubrikiano è universale o quello bergmaniano. L'uomo felliniano è soprattutto un immaturo, autoreferenziale e sognatore (soprattutto di simboli o immagini erotiche)
Marlon Brando  22/02/2007 17:00:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh... Rimanere in uno spazio geografico limitato non vuol dire non scandagliare genialmente l'animo umano...
Ciao
agentediviaggi  22/02/2007 17:38:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ci mancherebbe. Io ho visto i film di Fellini fino a Amarcord con l'eccezione di Satirycon e La voce della luna. Quindi mi manca tutta la produzione barocca dell'ultima fase della sua vita artistica.
E' un regista che si è fatto apprezzare in tutto il mondo per il suo stile, ma non appartiene alla categoria da me preferita dei registi filosofi, tra i quali tra l'altro non c'è nessun italiano. Tra tutti i registi italiani come sai bene Marlon io amo particolarmente Pontecorvo, il meno avvezzo a certi difetti presenti nella ns. cinematografia. Anche lui a dire il vero rimane legato al realismo, ma in modo documentaristico e distaccato.
agentediviaggi  22/02/2007 17:44:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Errata corrige: ho visto anche l'Intervista e Prova d'orchestra.
badovino  22/02/2007 22:34:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti consiglio (ma non è necessario che lo faccia...anche se lo sto facendo...)ti consiglio Pasolini...è una filosofia più cruda e meno metafisica naturalmente di quella di Kubrick ma ti assicuro che i capolavori che ha creato sono assoluti...esempi: la ricotta...uccellacci e uccellini...cosa sono le nuvole....teorema...il vangelo secondo matteo...ti consiglierei anche le 120 giornate di Sodoma...ma non l'ho visto manco io e so che è molto molto molto duro.
Un altro è Ermanno Olmi (cantando dietro i paraventi...tickets...l'albero degli zoccoli...il segreto del bosco vecchio)
Buon cinema italiano.
Infine all'estero...non c'è dubbio alcuno...David Linch...
ciao e, se vuoi buona, visione...
agentediviaggi  23/02/2007 09:22:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di Pasolini ho visto Salò e Uccellacci e uccellini. E' possibile che abbia visto anche Il vangelo e Accattone ma non lo ricordo adire il vero.
Di Olmi ho visto tanto tempo l'albero degli zoccoli, Cantando sotto i paraventi e il Mestiere delle armi. Sono grandi maestri. Olmi ha qualcosa in comune coi Taviani, ossia un certo lirismo epico nel descrivere la vita dei suoi personaggi. Mi piace molto, perchè è un marchio di fabbrica, ma il realismo documentaristico alla Pontecorvo è inarrivabile.
Marlon Brando  23/02/2007 17:55:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Salò è un capolavoro.
agentediviaggi  23/02/2007 19:33:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
rappresenta un saggio di cosa produce un potere senza limiti ed è una critica feroce al capitalismo borghese e quello che ci costringono a vedere (programmi tv *****).
Marlon Brando  25/02/2007 21:06:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La mia televisione ormai è accesa solo quando metto su un dvd...
Di decente è rimasta solo raitre, i suoi programmi satirici e poco altro.
badovino  22/02/2007 00:07:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
bene...questo è un tuo pensiero....non credo sia proprio giusto...(oltre che con otto e mezzo Fellini tocca l'esistenzialismo con la dolce vita...il casanova....lo stesso amarcord.. e la nave va.....e ti assicuro molto altri ancora)...cmq...ti ringrazio per avermi risposto...ciao