Marlon Brando 8½ / 10 23/12/2006 11:44:53 » Rispondi Ispirato a "Il poema dei lunatici" di Ermanno Cavazzoni, unica opera letteraria contemporanea a cui Fellini si sia mai ispirato, è un film che fa sorridere, ma ha un fondo amaro e sconsolato, forse direttamente collegabile all'anzianità del regista. E' una lettura della società italiana di fine anni '80 (ritornano alcuni temi de La dolce vita) ed è un film sul bisogno del silenzio in un paese troppo rumoroso e confuso che sbanda senza una direzione precisa per colpa dell'ipocrisia dilagante che si contrappone all'innocenza e alla bontà dei protagonisti. Splendida opera ultima di uno dei più grandi registi italiani (e non solo).