Jjanawas 9 / 10 22/08/2008 13:23:47 » Rispondi Il film è meraviglioso. Non sono d'accordo però con quanto scritto da molti di voi sull'intento di pasolini. Credo che in questo film Pasolini non racconti la borgata o il proletariato. C'è anche quello, ma è il contorno ad una storia di una persona cattiva. L'accattone di borgata è quello che scommette, che ozia con gli amici al bar, che ruba qualche pollo. In fondo i ragazzi di borgata non facevano del male. Ma l'accattone predominante nel film è una figura che fa ribrezzo, che usa la donna che ama, che prende la collanina al figlio,che non vuole lavorare (non che non può), una figura odiosa che si distacca da quella stessa borgata da cui proviene, un *****tto nello stomaco che ci fa capire sin dove può arrivare la cattiveria.
Jason XI 31/03/2016 13:50:49 » Rispondi "Accattone" non è cattivo..... è ignorante e disperato
Jellybelly 22/08/2008 14:58:28 » Rispondi Se veramente vuoi vedere fin dove può arrivare la crudeltà, fiondati su "Salò o le 120 giornate di Sodoma"...Lì è perfino difficile riuscire ad arrivare alla fine della visione.
Zero00 28/08/2008 18:10:12 » Rispondi Per Pasolini il sottoproletariato (e non il proletariato) era quello guidato dagli istinti, da una sorta di animalità. I ragazzi di vita pasoliniani, così fatti, sfuggono alle regole borghesi e non si inseriscono in un contesto fortemente costrittuivo come quello sociale dell'Italia di quegl'anni. Non sono ne buoni ne cattivi, sono proprio "Ragazzi di Vita". Per comprendere meglio questo film bisognerebbe leggere il primo romanzo di Pasolini, di cui concettualmente è trasposizione!