GianniArshavin 7 / 10 22/10/2016 12:43:39 » Rispondi Due geni come Pasolini e Totò uniscono le forza per dare vita ad un prodotto particolare, grottesco, che fu un fiasco al botteghino ma che l'intellettuale friulano considerava il preferito fra i suoi film. è difficile parlare di un'opera cosi complessa e concettuale, stracolma di metafore e significati politici e sociali. La trama è una sorte di viaggio on the road sui generis, catartico e a tratti onirico. Pasolini sfrutta la recitazione genuina di Davoli e l'espressività straordinaria de Il Principe per parlare di comunismo, religione, economia e società utilizzando allegorie non fruibili completamente alla prima visione. Indubbiamente questo mix cosi complesso di generi e temi rende Uccellacci e uccellini sia affascinante quanto ostico, ed infatti non sono riuscito ad apprezzarlo e capirlo come altri film del Poeta. La prova dei due attori principali è sicuramente di valore, ed è interessante notare il parallelo fra il debuttante assoluto e il mostro sacro che deve, per la prima volta in carriera, sottostare ai dettami del copione. Il risultato è di grande valore, e Totò riesce a sfornare una prestazione sentita e intensa. Da sottolineare anche i bellissimi titoli di testa, accompagnati da una canzone divertentissima.
In sintesi Uccellacci e uccellini merita più di una visione per essere compreso al meglio. Resta un titolo di qualità che vede insieme due grandi protagonisti della cultura italiana.