ds1hm 10 / 10 03/02/2006 14:17:31 » Rispondi Uccellacci e uccellini è un film che amo profondamente, nonostante si possa dire che si tratta di un film incompleto, fragile, di un non-film. C'è la mano sapiente di Pasolini a reggere una sceneggiatura sospesa tra realtà e irrealtà, c'è la sua mente, lucida e possente, a trasmetterci i dilemmi dell'Italia anni 60, e c'è Toto, anziano e stupendo, maschera e volto del regista. La presenza del corvo è la voce di una coscienza intellettuale storico-politica di rara profondità. E' la voce di una fine, di un'autocritica bellissima, di una consapevolezza estrema dell'impossibilità di un'ideologia. Ricorderò per sempre le parole del corvo che dice di non piangere per la fine delle sue idee ma per la fine di se stesso, perchè per le idee ci saranno altri uomini a portarle avanti. Poi però nel film irrompe il funerale di Togliatti: il film si ferma, la mente si spalanca in una profondità storica immensa. Poesia.