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VIGILANTE regia di William Lustig

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phemt     6½ / 10  12/02/2012 11:25:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Storia strana quella di Lustig, nipote di quel Jack La Motta reso immortale da Scorse e dal suo Toro Scatenato, sul finire degli anni 70 comincia a muoversi nei meandri delle produzioni porno prima di arrivare, un po' casualmente un po' no, ad esordire nel cinema che conta con uno dei migliori horror in assoluto, quel Maniac che ancora oggi da gloria eterna a lui e a Joe Spinell (sceneggiatore ed attore principale)…
Data la qualità estrema dell'esordio per Lustig era praticamente impossibile confermarsi su quei livelli, non per nulla il regista statunitense continuerà nel percorso del suo cinema "rude" senza grossi scossoni, malgrado il sodalizio con Larry Cohen, nome abbastanza importante nel cinema underground USA, per abbandonare definitivamente la regia nel 1996 e cominciare la sua carriera di import/export e restauro di classici del cinema horror (è stato una delle menti pensanti della Anchor Bay Entertainment ed è proprietario della Blue Underground) con grande attenzione al catalogo Hammer e al cinema di genere italiano…
L'unico prodotto ad aver avuto un po' di successo è stato Maniac Cop, e tra l'esordio e il primo capitolo della saga del "poliziotto sadico" si inserisce questo Vigilante!

Nel genere "giustizia fatta in casa" è probabilmente uno degli esempi più reazionari ed eccessivi… Lustig, che non era un novizio del genere (nel 1974 fu assistente al montaggio ne Il Giusitziere della Notte, il capostipite), conferisce un ritmo accettabile alla pellicola senza scatenare mai vere e proprie scariche adrenaliniche malgrado un paio di sequenze assolutamente riuscite (una per tutte l'infanticidio)…
Di contro impossibile non notare una caratterizzazione psicologica di tutti i personaggi tagliata con l'accetta, alcune reazioni insensate, o quantomeno discutibili, e una sceneggiatura non sempre curatissima e "centrata" (la scena del processo, non ci fosse Spinell, sarebbe da incendiare)…

Ma Lustig non è mai stato un semplice regista indy come mille altri, ha sempre saputo fare egregiamente il proprio mestiere anche grazie ad una perizia ed un "senso dell'inquadratura" assolutamente non comune nel cinema underground…
In questo caso, aiutato anche da una buona fotografia e da un'ottima colonna sonora, riesce comunque a tirare fuori un prodotto che, calato nel suo contesto, non può deludere l'appassionato del genere!

Cast adeguato al caso, malgrado qualche attore/attrice un po' impacciato nelle scene di azione… La coppia di protagonisti è molto pulp non per nulla verranno rilanciati negli anni 90 chi in Jackie Brown (Forster), chi in Dal Tramonto all'Alba (Williamson)… Impossibile non citare poi le piccole parti dell'immenso Joe Spinell (e la sua presenza rende, di fatto, il film meritevole di una visione) e del buon vecchio Woody Strode (che ricordo sempre con piacere nell'intro di C'Era una Volta il West) qui ad una delle sue ultime apparizioni…