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ALICE IN WONDERLAND regia di Tim Burton

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shabalan     9 / 10  07/03/2010 12:40:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non riesco a dare 10 solo perchè i 2 mezzi punti in meno sono dovuti alla mancanza dei palmipiedoni e della maratonda con Capitan Libeccio e poi perchè gli occhialetti 3D dopo un pò sono scomodi e danno fastidio agli occhi :)! A parte scherzi ragazzi quando salgono in cattedra Tim e Johnny non c'è niente da fare!! Altro film da cornice x la regia di questo mostro della camera da presa, e altro successo monumentale x quest'altro mostro sacro della storia del grande schermo che nei panni del Cappellaio è veramente favoloso e non poteva essere altrimenti!! Sinceramente non capisco tutti questi voti bassi e bassissimi, però ovviamente come si dice "Gustibus ecc ecc"...
Ma a mio parere il film ha confermato e soddisfatto alla grande tutte le aspettative, regia fantastica con effetti speciali e location "verosimilmente surreali" azzeccatissime e magiche.
Questo ritorno di Mia/Alice nel suo (in)-dimenticato Paese delle Meraviglie tanti anni dopo passando x la stessa porticina e bevendo le stesse pozioni e torte e dimenticando sempre la stessa chiave sopra il tavolo è stato travolgente e coinvolgente, e chi non ha avuto anche x un istante un bel nostalgico feedback ed è tornato con la mente a quegli anni in cui, coetaneo dell'Alice di allora, ha visto x la prima volta il Bianconiglio correre a perdifiato con il cipollone in mano, oppure il Cappellaio e il coniglio che versano/non versano il tè, o la bizzarra e simpatica confusione del duo Panco Pinco/Pinco Panco, oppure ancora le meravigliose apparizioni/sparizioni dell'indovinatissimo, peraltro, Stregatto Burtoniano?!?
Personalmente poi, è stata azzeccatissima anche la presentazione del film, con Alice piccola e il padre ancora in vita, quando lei si chiede se ciò che si trova a sognare/immaginare è solo frutto della propria fantasia o è in qualche modo tornito da un alone di magica realtà.
Ecco, detto tutto questo, è vero che come ho detto all'inizio, e anche per necessità cinematografiche mancano dei personaggi portati alla ribalta da Carroll, però in questa nuova e rinnovata, anche dagli anni passati della protagonista, versione sono presenti nuovi e avvincenti personaggi e nuove e apprezzate creature che non fanno tutto sommato sentire la mancanza di ciò che fu. Notevole l'intepretazione di Crispin Glover nei panni del Fante della Regina, e notevole l'interpretazione della Regina Rossa stessa affidata alla sempre brava Helena Bonham Carter. Deliziosa come sempre Anne Hathaway con la sua eterea raffigurazione della Regina Bianca e una menzione particolare per il Michael Sheen/Bianconiglio, attore da me già molto apprezzato in Timeline (altro film tra i miei preferiti in assoluto).
Delicata, forte, coraggiosa, sorprendente e anche inaspettata performance di Mia Wasikowska per quanto riguarda Alice, un Alice un pò "sui generis" rispetto a quella che avevamo lasciato nel cartone, bimba perfetta e impeccabile, questa invece è ovviamente cresciuta ma non è una bellezza mozzafiato, o roba del genere, è però quello che doveva essere, una ragazza più che comune, un pò misteriosa e stravagante, un pò ribelle e fiera, e con un pò di "moltezza" dentro.
E poi, beh, per Johnny non ci sono parole, come sempre DA PAURA!!! Meraviglioso, spassoso, fantastico, e come e più di altre volte completamente MATTO!! Anche se nella sua mattia realizzata da Burton, c'è una intensissima e meravigliosa dose di realtà che è proprio un pò quello che vuole far uscire il regista da questo film, e in generale, quello che anche Carroll aveva fatto con il suo. Ma in questo caso c'è un qualcosa in più proprio perchè è diversa la situazione, la tempistica, perchè Alice è cresciuta e come ognuno, quando sopraggiunge la crescita con tutti i suoi problemi, i suoi perchè, le sue difficoltà, le sue scelte, le sue delicate ma fondamentali decisioni, i suoi dubbi, le sue perplessità, le sue angosce e le sue gioie, ecco quando arriva tutto ciò e tutto ciò arriva, chi non vorrebbe avere e trovare dentro di se un proprio Paese delle Meraviglie dove rifugiarsi, ma anche dove "combattere" e affrontare tutti questi percorsi "reali" con a fianco la saggezza del Brucaliffo magari, o l'affetto del Cappellaio, o la precisione del Bianconiglio, o l'incertezza dei fratelli Panco, e/o perchè no anche la cattiveria e le insidie della regina Rossa, perchè tutto fa crescere e migliorare e Alice non è altro che noi e noi non siamo altro che Alice, basta saper guardare "un pò più in là"..... ;)