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I RACCONTI DI CANTERBURY regia di Pier Paolo Pasolini

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8 / 10  03/08/2006 14:33:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Liberissimo (non poteva essere altrimenti) addattamento di Chaucher (Pasolini nei panni del letterato inglese cfr. quasi cercasse una sfida alla sua impotenza artistica), è quasi un mosaico - volutamente schematico e irrisolto - dove stranamente prevale piu' la dimensione spettacolare che quella umana-teologica.
Ne esce un'opera che ha sicuramente influenzato centinaia di autori (penso che Greenaway ne sarà rimasto abbagliato), ricca di riferimenti alla pittura del Rinascimento e/o ai fiamminghi europei, dai contenuti forse piu' estetizzanti del solito.
Merita comunque di essere visto, se non altro per la Visione dell'Inferno (lo spirito di Dante aleggia qua e là ma è meglio non dirlo), sorta di mefitica rappresentazione di un'apologia della vita e soprattutto della morte
Cameo (irriconoscibile) per Orson Welles
Marlon Brando  03/11/2006 18:31:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Veramente c'è Orson Welles?! Ma dov'è? Era amico di Pasolini?
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  03/11/2006 22:52:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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Marlon Brando  06/11/2006 22:31:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ok, grazie per la risposta!
Invia una mail all'autore del commento wega  27/04/2008 23:20:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non credo fosse nel cast, so che doveva interpretare un personaggio ma non l'ha poi fatto, comunque almeno io non l'ho visto proprio.