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I RACCONTI DI CANTERBURY regia di Pier Paolo Pasolini

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barbuti75     7½ / 10  06/04/2011 22:28:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il secondo capitolo della trilogia della vita risente un po' troppo dell'aria della commedia di genere del periodo, ma non per questo va sottovalutato o sminuito.
Reduce dalle fatiche boccaccesche, Pasolini si concentra su una lettura tutta sua dei racconti di Chaucer riuscendo ad essere ficcante in alcuni eposodi e troppo descrittivo in altri.
La libertà di rappresentazione dei gesti e degli atti sessuali raggiunge in questa pellicola climax molto alti che arriveranno alla sublimazione in Salò, senza però in questo caso arrivare all'offesa della moralità secondo il mio punto di vista.
Pasolini vuole provocare e ,reduce dai moti sessantottini e dalle crisi della borghesia popolare, decide di sconvolgere in parte il significato di cinema e di cultura andando ad affondare i suoi colpi nel popolare e ne quotidiano rapprensentanto sullo schermo i sessi dei protagonisti senza pudore.
Fotografia del sempre bravo Delli Colli con luci naturali e paesaggi catturati dal grandangolo.
Dei nove racconti mi permetto di segnalare quello del legnaiolo, davvero divertente, e quello del frate con un Franco Citti nei panni del diavolo in stato di grazia!