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I RACCONTI DI CANTERBURY regia di Pier Paolo Pasolini

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Niko.g     2 / 10  24/11/2015 17:42:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La materia esposta è grosso modo quella del più celebre "Salò o le 120 giornate di Sodoma", pellicola che ha cavalcato l'onda facile dell'antifascismo e soddisfatto molti sprovveduti che ne hanno esaltato l'ipocrita metafora (ricordiamoci sempre che il potere non è condannabile in senso assoluto, perché necessario all'equilibrio di ogni democrazia e che Pasolini era un grande anarchico).
La differenza è che nei racconti di Canterbury il tono è leggero, essendo il regime narrativo quello della farsa. Tuttavia è un film frammentario sia nell'ispirazione che nel racconto, dominato da un ritmo fiacco e da un insostenibile dilettantismo attoriale (confuso dall'autore col più pregevole concetto di "naturalezza").
Sulle storielle non c'è molto da dire: ragazzi che si toccano il pisello duro tutto il giorno, trombate a destra, trombate a sinistra, trombate sotto e trombate anche sopra, ani scoperti, gente sboccata, gente sdentata, gente che piscia dal balcone, scòrregge e così via… il tocco sensibile di un fine poeta!

Ignobile porcheria.
alex94  24/11/2015 18:04:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Solitamente seguo con piacere e condivido molti dei pareri che esponi nei tuoi commenti............... ma altre volte sinceramente mi lasci completamente spiazzato.............sembra che massacri completamente alcuni film solo perché non condivi alcune idee del regista o perché ti sta sulle palle........ te lo dico così, senza polemica ed in amicizia........... ;-)
Niko.g  24/11/2015 18:27:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao, ti riferisci in particolare a questo film?
alex94  24/11/2015 18:58:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No,questo film non l'ho visto quindi non giudico il tuo voto,nonostante mi sembri un pochino distruttivo....... mi riferivo ad altri tuoi commenti,in particolare quelli riguardanti i film di Scorsese e Salò di Pasolini..........

Cerco di spiegarmi meglio,avendo letto diversi tuoi commenti si nota che sei una persona che analizza un film con una certa profondità,raggiungendo delle conclusioni magari non condivisibili ma ugualmente interessanti........
Nei casi da me inizialmente citati invece sembra che ti fermi un po troppo all'apparenza.......... tutto quì...........spero di essere stato chiaro.......... ;-)
Niko.g  25/11/2015 13:31:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Chiarissimo, ma in quei commenti non mi sembra di essermi fermato troppo all'apparenza. In particolare su Salò ho avanzato critiche al contenuto ovvero al concetto che sta alla base del film, sintetizzato nel radicale "nulla è più anarchico del potere" (mentre io sostengo che "nulla è più anarchico dell'anarchia" e che il potere è la legittima capacità di stabilire e imporre regole per tutti).
In generale non vedo perché non si possa "massacrare" un film quando non si condividono le idee del regista se queste idee diventano le idee portanti del suo film. Se un regista è libero di manifestare il suo pensiero attraverso un film, allora lo spettatore può manifestare la sua contrarietà a quell'idea, cioè a quel film.
alex94  25/11/2015 14:29:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh su Salò secondo me il discorso è un pochino più complesso........sul fatto che il potere (inteso come un insieme di regole) sia indispensabile,penso che potremmo essere tutti d'accordo,sennò ci ritroveremo a vivere come animali...... penso che questo da buon osservatore della società lo sapesse bene anche Pasolini stesso.......è innegabile però che quando il potere viene detenuto da persone corrotte o interessate solo ai propri interessi questo diviene un arma micidiale,diviene proprio completamente anarchico (e gli esempi ce li abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni)............ comunque Salò non si limita solo a questo, getta anche una serie di accuse,su come il consumismo ha trasformato l'uomo,trasformandolo in una marionetta incapace di reagire e di ribellarsi.......... e tante altre osservazioni a mio avviso interessanti e attuali.

Per il resto sono anche io dell'idea che si può (anzi si deve) criticare un film se contrario alle proprie idee........... però bisogna secondo me mantenere un minimo di oggettività......... per farti un esempio io sono tutt'altro che comunista ma ciò non mi impedisce di apprezzare e considerare capolavori della storia del cinema alcuni film russi come "Ottobre" e "La corazzata Potemkin"............... ;-)
Niko.g  25/11/2015 17:45:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non credere che sia così scontato essere tutti d'accordo sul fatto che il potere inteso come un insieme di regole sia indispensabile. Pasolini non lo sarebbe stato e a questo proposito la tesi del suo film parla chiaro: potere = anarchia. L'anarchico non può dire che il potere inteso come un insieme di regole va bene, perché non sarebbe un anarchico. Non arriva nemmeno a pensarlo perché si ferma prima e considera ogni forma di potere uno strumento che genera rapporti di comando/sottomissione, forza/debolezza, ecc. Se non fosse così il film si svuoterebbe della sua portata filosofica e si limiterebbe a mostrare cosa accade quando il potere viene gestito da persone prive di principi etici e morali, il che sarebbe piuttosto banale non trovi?
Detto in altre parole, a preoccupare Pasolini non sono le persone corrotte che arrivano al potere, ma il potere che genera corruzione, che è il contrario di quanto tu affermi.

p.s. I sistemi che hanno sostenuto il superamento della società capitalistica, si non rivelati fallimentari. Forse il problema è altrove.
Niko.g  25/11/2015 18:30:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
* si sono rivelati
alex94  25/11/2015 19:59:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si so benissimo cosa voleva dire Pasolini,la mia era solo un osservazione personale....,forse anche male impostata........... comunque al di là dell'ideologia politica di Pasolini (io sinceramente non riesco a vederlo a costruirsi paradisi utopistici nella mente),la sua osservazione mi sembra alquanto coerente con ciò che succede oggi,realistica, cioè basta guardare un telegiornale qualunque........... il fatto che non se ne possa fare a meno poi è un altro discorso........ ecco questo era quello che volevo dire............
E ti ripeto te lo dico da persona che non nutre grande simpatie (ne stima) per gli anarchici ed il loro pensiero.

Il capitalismo ha subito vari crolli nel corso della storia,è soggetto a numerose crisi e sinceramente i suoi principi mi ripugnano assai........ non è stabile proprio come non erano stabili i regimi comunisti.......
Sinceramente non so dove altro puo stare il problema,visto che una buona parte dei problemi (non solo economici) del mondo occidentale,sembrano trovare le radici proprio nel capitalismo e nel liberalismo......... ;-)
alex94  25/11/2015 20:13:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per concludere penso che ci vogliano due pallè belle grosse per non farsi corrompere ed imbruttire moralmente dal potere............... qualcuno ogni tanto in passato c'è stato........ ma non ha fatto una bella fine........... ;-)
Niko.g  25/11/2015 22:38:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Infatti il potere di per sé è neutro, mentre la questione è tutta morale (ma non credo che Pasolini fosse propenso a fare il moralista). Molti pensano che sia un luogo comune, ma gli italiani hanno una certa propensione alla corruzione che non c'entra niente con la detenzione del potere. E' una questione antropologica, culturale, ecc.

http://www.repubblica.it/economia/rapporti/osserva-italia/le-storie/2014/12/12/news/l_italuia_prima_in_europa_ma_nella_classifica_dei_corrotti-102714721/