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SALO' O LE 120 GIORNATE DI SODOMA regia di Pier Paolo Pasolini

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Freddy Krueger     6 / 10  05/08/2010 16:32:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh ma qui il “poeta” ha esagerato di brutto, mi dispiace ma l’ho trovato un film di cattivo gusto, offende e inorridisce il pubblico. Sarà pur vero che nasconde delle critiche forti e non banali, tra cui la chiara frecciata al fascismo, ma ho visto veramente poco al pari di questo film, oltraggioso come non mai (altro che film serbi o maladolescenze).
Mamma mia quanti uomini brutti, almeno fossero guardabili!
Sono più d’accordo con chi definisce Pasolini uno “sporcaccione”!
Mi sento combattuto tra definirlo un’opera d’arte senza eguali, o una porcheria colossale, per cui metto 6 e non ne parliamo più.
John Carpenter  06/08/2010 00:39:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pasolini uno sporcaccione? ERESIA!
Freddy Krueger  06/08/2010 11:15:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
XD qualcuno l'aveva detto prima di me... comunque non hai ancora visto questo film...
KOMMANDOARDITI  06/08/2010 17:05:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non preoccuparti Freddy, se la pensi così è sacrosanto che tu esprima la tua opinione!
Precisando al compagneros li sopra che Pasolini non è mai stato comunista, come moltissimi l'hanno sempre voluto far passare indegnamente.
La metafora del Fascismo è solo un esempio esplicativo dei messaggi che l'autore voleva far passare.
Discorso spinosissimo e lunghissimo comunque.
Compagneros  06/08/2010 17:57:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Precisando a lei sig. KOMMANDOARDITI, Pasolini è stato espulso dal Partito Comunista!!! Questo è avvenuto nell'Ottobre del '49 a causa di una denuncia per corruzione di minorenni e atti osceni in luogo pubblico.
KOMMANDOARDITI  06/08/2010 21:39:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Appunto : quindi comunista è un'etichetta che nulla c'azzecca (scusi il gergo molisan-giustizialista...)
Che fosse iscritto al Partito Comunista è un fatto, che potesse essere un comunista è un altro (soprattutto se pensiamo alla sua fondamentale esperienza cinematografica e ad un film come UCCELLACCI E UCCELLINI, vero epitaffio ideologico personale)

Le piace fare critiche ma non subirle : ahi, ahi, ahi, signor compagneros, lei mi casca maluccio.

Comunque pieno diritto per chiunque di esprimere anche opinioni negativissime su presunti film intoccabili.
A me piace SALO' ma non vedo quale problema ci possa essere se a qualcuno arriva a far schifo o disgustare (prova a farlo vedere a qualche sessantenne ed oltre e poi dimmi che non è degno di un film del genere....suvvia, un po' di buon senso e manica larga)

At salut pader! :-)
Compagneros  07/08/2010 11:08:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi sembra che qualcuno si stia arrampicando sugli specchi, quando fu espulso dal partito disse: "Malgrado voi, resto e resterò comunista, nel senso più autentico di questa parola". Quindi dire che non è mai stato comunista è una *******. Dire che è un'etichetta che gli hanno messo addosso è un'altra *******, l'etichetta semmai se l'è messa addosso da solo. Che poi negli anni abbia preso sempre più le distanze dal PCI è un'altra storia.

Le critiche costruttive sono bene accette invece. :-)

Io non critico quelli a cui non piace il film. Cosa me ne frega a me di cosa pensa il moralista medio!?!
Quello che piace alla massa solitamente lo trovo mediocre.
KOMMANDOARDITI  07/08/2010 13:45:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quindi la filmografia di Kubrick è quanto di più mediocre possa esistere, dal momento che, come tu scrivi, piace alle masse ed è apprezzata anche dai sassi.
Il comportamento elitario di molta critica l'ho sempre trovato molto più bacchettone e moralista del "moralista medio" che tu citi (quasi con sprezzante sufficenza)
Per quanto mi riguarda, il Cinema l'ho sempre inteso nella sua totalità e non ho mai fatto una distinzione irrispettosa tra film di serie a e di serie b (come molti fanno in generale)
Per farti un esempio, secondo me un'opera bellissima e fondamentale per il nostro cinema come il baviano LA MASCHERA DEL DEMONIO, horror puro, senza implicazioni ideologiche o sociali, vale quanto un altro film fondamentale come LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI, horror che invece reca in nuce le problematiche dell'epoca in cui fu realizzato (Vietnam e razzismo ad esempio). Secondo me una pellicola non vale più di un'altra solo perchè contiene in se particolari messaggi socio-politici : il Cinema , lo ricordo, nacque come forma di intrattenimento popolare e solo in seguito fu piegato anche a vettore di istanze sociali e politiche (addirittura trasformandosi persino in strumento di propaganda ideologica, come nei casi della Riefenstahl e di Ejzenstein).
Queste cose le sai benissimo anche tu (ti do del tu anche se credo che abbia più anni di me) e scorrendo la tua lista di film non ho potuto fare a meno di notare l'evidentissima assenza della nostra cinematografia di genere, che tanti gioiellini ed artigiani del low-budget ha da offrire (Bava, Freda, Fulci, Lenzi, DiLeo, Sollima, Corbucci, Castellari, Campanile, Salce, etc.)
Come si fa ad avere una visione a 360 gradi della Settima Arte se non se ne conosce ogni angolo buio e , perchè no, ogni bassezza ed abisso. E te lo dice uno che passa con disinvoltura da Germi a Metzger, da Mizoguchi a Polselli, da Milligan a Dreyer, da Satyajit Ray a Wakamatsu e via dicendo.
Se "quello che piace alla massa lo trovi mediocre" perchè nella tua lista mancano tutte quelle oscure perle del nostro cinema di genere da anni sepolto ? Titoli imprescindibili come : L'ULTIMO TRENO DELLA NOTTE, COSA AVETE FATTO A SOLANGE?, AUTOSTOP ROSSO SANGUE, IL GRANDE RACKET, MILANO ODIA, etc. etc.
Da me non troverai questi titoli perchè è da poco che sono iscritto ma credo che di tempo necessario tu ne abbia avuto a disposizione più di me.
Il mio comunque è solo un consiglio da appassionato estremo del Cinema , non prenderlo come un rimprovero altezzoso o come un insulto alla tua preparazione in materia. Sei una persona intelligente (almeno leggendo qualche tua recensione) e mi dispiace che tu non approfondisca a dovere certe sfaccettature poco in luce di questa profonda passione che lega tutti noi cinefili.
Riguardo le presunte xxxxxxx mi permetto di dire che secondo me l'etichetta ideologica che molti hanno imposto al Pasolini regista non corrisponde a ciò che lui ha realizzato e mostrato nei suoi vari capolavori (SALO', ACCATTONE, IL FIORE DELLE MILLE ED UNA NOTTE, UCCELLACCI E UCCELLINI). Pasolini l'ho sempre visto come un non omologato, un indipendente radicale (non il partito...) e le sue nette prese di posizioni sul fenomeno del '68 e sul trattamento riservato alle Forze dell'Ordine dell'epoca lo allontanano decisamente da schemi marxisti et similia. Possiamo parlare del Pasolini scrittore , del periodo di militanza durante la seconda meta degli anni 40 ma non confondiamo ciò con la sua esperienza cinematografica succcessiva. Mi scuserai per l'insistenza ma per me Pasolini era quanto di più lontano ci potesse essere dal termine classico e stantio di "comunista" (perdonami se non ritrovo in lui agganci col Peppone di Guareschi e non venirmi a dire che il personaggio non fosse perfettamente aderente ad un modello vissuto e realistico del comunista del periodo)

I miei toni ti saranno sembrati in precedenza accesi e cinici ma è il mio modo di fare : non ce l'ho con te ma con un certo modo esclusivista di intendere il Cinema. Sicuramente potrai smentirmi su questo lato che ho intravisto nelle tue frasi e lo spero vivamente.

Ci sentiamo, ciao. :-)
Compagneros  07/08/2010 15:21:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao, dammi pure del tu, non sono vecchio, sto un pochino oltre la ventina! :-)
Ti rispondo subito su Pasolini. Quello che dici qui è giusto. Era assolutamente non allineato. Citi giustamente i suoi scritti su Valle Giulia. Posso aggiungere che era pure contrario all'aborto. Ebbe anche forti critiche da intellettuali comunisti, Asor Rosa per esempio.
Pasolini a mio avviso è sempre stato cristiano, non cattolico, ma cristiano si. Lo si capisce dal suo film "Il Vangelo secondo Matteo" (che secondo me è il migliore dopo Salò). Aveva una compassione e un amore per il popolo che lo accomunavano sicuramente più a Gesù che a Stalin.

Veniamo al cinema. Nel cinema come nella letteratura, per esempio, sono rari i casi in cui la qualità e il successo di pubblico viaggiano su binari paralleli. Generalmente un tempo nel cinema c'era più qualità. Oggi il pubblico è abituato a vedere schifezze perché gran frequentatore di televisione. Oggi Kubrick, probabilmente non avrebbe lo stesso successo. Avrebbe senz'altro molti fans ma non un pubblico da sbancare in tutto il mondo come Cameron con 'Titac'e 'Avatar'.
Per esempio Lynch, pur essendo grandissimo, non è molto amato dal pubblico. Se qualcuno lo conosce, lo conosce per Twin Peaks, un prodotto televisivo appunto.
Il cinema di genere italiano l'ho frequentato poco, hai ragione, ma film di Bava e Fulci ne ho commentati e con buoni voti generalmente. Tra l'altro penso che Bava sia il regista italiano più sottovalutato.
Inoltre non ritengo che un film debba avere messaggi necessariamente socio-politici. L'arte in genere non dovrebbe essere piegata a secondi fini ma, sul ruolo del cinema, non mi dilungo perché la questione è spinosa. ;-)
KOMMANDOARDITI  07/08/2010 17:21:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono strafelice del nostro chiarimento e mi scuso se i miei modi hanno potuto in qualche maniera infastidirti : sono un tipo fumantino ma non cattivo....almeno con chi ha la mia stessa immensa passione per il Cinema ;-)
A presto, ciao.
Compagneros  08/08/2010 10:52:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tranquillo, non mi sono infastidito. E' stata una conversazione pacata e costruttiva. Ciao! ;-)
Freddy Krueger  07/08/2010 18:21:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
mi spiace compagneros, ma Kommando ti ha tappato la bocca bene... sono d'accordo con lui, non puoi valutare tu se quello che guarda la massa è mediocre o no. Se intendi la televisione ok... sono d'accordo anch'io... ma se intendi che tutti devono amare Salò è qui che sbagli... non puoi pretendere che piaccia a tutti... e neanche a me, sebbene amo il cinema "diverso" e sperimentale...
Invece di Pasolini non posso dire niente e nemmeno di De Sade perché sono ignorante, lo ammetto, non ho studiato De Sade e tantomeno conosco la poesia di Pasolini... se le virgolette ti hanno dato fastidio mi scuso, non volevo sminuire la persona... non ho il diritto di farlo...
Compagneros  08/08/2010 11:12:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Solitamente non commento mai i voti altrui, non mi interessa. Qui infatti non ho commentato il tuo giudizio\voto al film, quello è assolutamente legittimo.
Ribadisco però il concetto sulla mediocrità di ciò che viene spacciato al giorno d'oggi. Tutto quello che viene prodotto è fatto per essere venduto. Gran parte della produzione cinematografica (anche musicale o letteraria) è, secondo me ovviamente, assolutamente mediocre. Questo non vuol dire che il cinema debba essere "impegnato". Basti pensare alle commedie di Billy Wilder, escono commedie a quei livelli oggigiorno? Non mi sembra. E' un continuo spacciare storielle, talvolta lacrimose, che sanno di già visto.
Compagneros  05/08/2010 17:09:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che il film non ti sia piaciuto è un problema tuo e non ci discuto, ma le virgolette sul termine "poeta" te le potevi risparmiare.
Freddy Krueger  06/08/2010 11:17:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
precisiamo che il film mi è piaciuto abbastanza, se non fosse stato per la presunzione del regista di fare il film più violento di sempre... poeta l'ho messo tra virgolette perché qui lo vedo come un regista, un regista sporcaccione, tra l'altro.
Compagneros  06/08/2010 16:19:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Precisiamo che l'intenzione di Pasolini non era certo quella di fare il film più violento di sempre. Il film è tratto da "Le 120 giornate di Sodoma" di de Sade, il tutto trasportato nel '44 a Salò. Per cui Pasolini non inventa nulla. Semmai il film è una magnifica metafora sulla mercificazione dei corpi da parte del potere, ma non tutti possono capirlo.
Le virgolette, ribadisco, le trovo fuori luogo in quanto sminuiscono la figura di un grande poeta.
Zero00  14/08/2010 19:02:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In un modo o nell'altro noto che il film ti ha colpito. Capisco anche, dall'ultima frase che hai scritto, che il 6 è dovuto ad un tuo dubbio che potrebbe essere chiarito da una seconda visione. Nulla da dire tu questo.
Solo una cosa mi dispiace molto, quello "sporcaccione" che accosti a Pasolini, quasi in maniera dispregiativa (così l'ho intesa io, poi magari volevi dire altro). Non che non lo fosse, era un uomo particolare pieno di difetti e la consapevolezza del suo essere uomo è una delle caratteristiche che lo ha reso grande hai miei occhi, ma intendere il suo essere "sporcaccione" un limite artistico mi sembra veramente ingeneroso nei suoi confronti. Prendiamo Salò: è un film formalmente molto curato, forse il più curato tra i suoi. Un film dall'estetica ben definita. Dice esattamente quello che vuole dire, ci trovo poco di sporcaccione. Comunque il mio pensiero credo sia chiaro nella recensione e non c'è bisogno che mi soffermi.


Freddy Krueger  16/08/2010 19:03:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì, dovrei rivederlo, ma adesso prorpio no =) fra qualche anno semmai... con "sporcaccione" intendevo la sua fissa nel mostrare i nudi, ma non è un limite per me, anzi, un regista può mostrare tutto quello che vuole... dopo però io posso valutare =).
recensione letta, e mi è servita. Nulla da dire sul comparto tecnico...
Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  16/08/2010 16:04:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non sono d'accordo, riferendomi al tuo commento sottostante dico che pasolini non ha mai avuto la pretesa di fare il film + violento della storia !! IL film in questione non mi parso affatto cosi estremo come lo si dipinge, anzi è acqua di rose a confronto del manoscritto di de sade.... serbian film e maladolescenza sono 2 film di diverso contesto sociale-storico non credo si possa fare un parallelo in quanto a oltraggio....comunque ti consiglio di guardarti qualche film di daisuke yamanouchi....girl hell 1999 su tutti....li si che dirai ''altro che serbian film '' :)
Freddy Krueger  16/08/2010 18:59:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
an ok, quando mi tornerà la voglia "oltraggiosa" =)
Freddy Krueger  13/01/2011 16:53:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma come fate prenderci gusto in un film in cui si vedono solo ragazzi, della mia età tra l'altro, torturati e sopraffatti in questa maniera?! Non so, ogni volta che ci penso mi viene amarezza, mi viene da pensare che, sia De Sade che Pasolini, potevano risparmiarsi certe cose...
Freddy Krueger  13/01/2011 16:54:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
un conto è un horror, dove mostrano tutte sciocchezzuole e mi diverto pure, ma quando la violenza è vicina alla realtà mi turba... come ad es "Arancia Meccanica".
anthony  07/11/2010 18:15:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quel "poeta" tra virgolette te lo potevi benissimamente risparmiare..a maggior ragione che ammetti tu stesso di non conoscere la sua opera.

E anche quello "sporcaccione"...