luca986 9 / 10 09/04/2012 21:35:02 » Rispondi Bizzarra riscrittura filmica del romanzo del marchese De Sade, infarcito di significati profondi estranei al romanzo ma cari al regista (anzi al Pasolini intellettuale). La bizzarria della riscrittura consiste nell'ambientazione degli eventi durante la repubblica sociale: dovendo scegliere di rappresentare il male e la perversione Pasolini sceglie come prevedibile il fascismo. Il film, tempestato di citazioni colte, è una continua metafora, privo di qualsiasi fondamento storico. Degna d'ogni lode la fotografia e la scelta delle inquadrature, davvero mai banale. Da vedere assolutamente, anche se molto disturbane e crudele.