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SALO' O LE 120 GIORNATE DI SODOMA regia di Pier Paolo Pasolini

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ZanoDenis     10 / 10  05/03/2015 18:03:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E oggi, dato che è il compleanno di Pasolini commento il suo film che mi ha più colpito: Salò o le 120 giornate di sodoma.
Siamo senza dubbio all'apice dell'espressività del poeta-regista, girato l'anno della sua morte e uscito postumo è una delle opere più spietate, crude, scandalistiche, e incredibilmente dure che possiamo trovare nella filmografia mondiale.
Stiamo parlando di un film incredibile, Pasolini era solito citare tutti i tipi di arte, dalla pittura alla letteratura (stiamo parlando di un genio ragazzi, un uomo con una cultura globale enorme.)
Qui prende spunto dal romanzo del marchese De Sade e inizia a descrivere le torture che subiscono un paio di ragazzi costretti a restare nella struttura e soddisfare i piaceri di quattro personaggi malati e spietati.
Con riferimenti anche all'inferno dantesco (la divisione in gironi) e l'abbandono di un ironia di fondo che aveva caratterizzato alcuni lavori di Pasolini, qui non c'è un cazz.o da ridere, stiamo parlando di cose serie, altro che ironia, Pasolini mostra diversi temi, tutti di un importanza non indifferente :

- Prima di tutto, credo che il tema principale del film ( e qui prendo spunto dalle ultime interviste rilasciate da Pasolini) sia il concetto di "Anarchia del potere", Pasolini affermava che non c'è nulla di più anarchico del potere, perché chiunque si trovi li al potere, senza fare differenza di ideologia politica o altro, si ritrova nella condizione di fare cio che vuole, la situazione che si viene a creare nel film quindi potrebbe essere una metafora di cio che i potenti si permettono di fare col cittadino comune, purtroppo indifeso, che dovrebbe essere difeso dai corpi di polizia, ma, come appunto avviene nel film con i soldati nazifascisti, accade l'opposto, i corpi di polizia e queste istituzioni che teoricamente dovrebbero difendere il cittadino, limitano e opprimono ancora di più le sue capacità.
Li stesse quattro figure : Duca, Monsignore, Eccellenza e Presidente, molto probabilmente stanno a simboleggiare ognuno qualche importante istituzione, ma su questo non so dire altro.
La funzione delle maestre non mi sembra ben specificata, molto probabilmente saranno una metafora del lavaggio del cervello che vogliono farci i potenti o qualcosa del genere, probabilmente un metodo per attutire il trauma che subirà la popolazione, ed evitare rivolte. E' ottima pure la scelta di non caratterizzare affatto le vittime, si fa in modo che lo spettatore non si affezioni per nulla ad esse, non deve provare pena o empatia, nono, deve rendersi conto di come sia passivo il comportamento di essi.
Vi sono scene di un significato veramente incredibile, come quella del concorso di bellezza del deretano, l'illusione della morte, che per quelle povere vittime poteva sembrare una liberazione, questo fa capire moltissimo.
Il bello del film è uno principalmente, Pasolini non usa metafore che ci prendono dolcemente, assolutamente no, lui ci dice chiaramente che ce la stanno mettendo li dietro. E basta. Inoltre, il romanzo era ambientato molto tempo prima, probabilmente nel settecento, Pasolini lo trasferisce in un epoca molto più vicina a noi, in modo da mandare il messaggio in modo molto più diretto, in modo da destabilizzare ancora di più la nostra sensibilità.

- L'indifferenza dello spettatore: Questo viene a galla nella enigmatica scena finale in cui i soldati dopo aver assistito a tutto ciò, iniziano a ballare noncuranti delle pene sofferte dagli altri, credo che qui la scena parli da sola.

Tecnicamente è curatissimo, come al solito di Pasolini, ho notato parecchie belle pianosequenze all'interno della sala delle org.e, inquadrature simmetriche e spesso espressive e un ottimo uso degli interni, quasi in modo opprimente/claustrofobico.

Ovviamente non è un film per tutti, ci sono scene eccessivamente cruente, anche 40 anni dopo la sua uscita, voglio chiarire che, ovviamente, le mie sono considerazioni soggettive, e probabilmente avrò detto manco un decimo di cio che Pasolini intendeva, e potrei anche aver sbagliato, un film del genere, anzi un autore del genere possiamo solo provare a capire cosa intendeva, ma non ne avremo mai la certezza, è un film pieno di spunti e andrebbe visto moltissime volte a mio parere, per me è un capolavoro, ma comprendo che a molti può anche non piacere, ma è questo il bello di chi ha voglia di rischiare, di esagerare, d'altronde immagino, come ogni film di Pasolini, ci saranno stati parecchi problemi di censura e cose varie, deve aver fatto molto scalpore al tempo.

Ci sono film che sono dei pugni nello stomaco. Questo è una decina di coltellate nello stomaco.
Sarebbe 9,5 ma metto 10 perché oggi è il compleanno di Pasolini, questo è il mio tributo. Chapeau.
Invia una mail all'autore del commento thohà  06/03/2015 01:22:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Auguri a te caro. Augurissimi di buon compleanno.
Ma non ti voglio accomunare a questo film di Pasolini, che personalmente mi fa solo schifo.
Niente da giudicare, eh? Probabilmente sono io che non lo capisco e non lo accetto. Mi fa solo schifo.
Ma tant'è, auguri e basta. ;)
ZanoDenis  06/03/2015 14:07:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per caritá, ci sta tranquillamente, poi Pasolini non è mai facile, io é perchè ho votato questo adesso, ma ci sono anche suoi film che non riesco a digerire, tipo "Teorema" che é apprezzato da molti, io non lo trovo cosí straordinario, anzi é troppo enigmatico, quindi ci sta tranquillamente, l'ho pure detto nel commento, é un autore troppo soggettivo, può piacere o fare schifo, poi quando ci sono in ballo rappresentazioni così "estreme" é del tutto legittimo
ferzbox  06/03/2015 12:22:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il tuo ragionamento sulla metafora dei potenti con il popolo o il cittadino medio ci può stare.....poi adesso sopratutto.....guarda quello che sta succedendo in Italia....e la gente ancora non si incàzza.......se continuano così ci ammazzano....
ZanoDenis  06/03/2015 14:16:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ovviamente non é tutta farina del mio sacco, ho giustamente citato le ultime interviste di Pasolini proprio perché spiega in breve cosa voleva esprimere (o meglio, una piccolissima parte di cio), e poi uno si fa un idea più concreta e trae qualche conclusione.
Si comunque concordo, è un film piú attuale che mai, sotto quel punto di vista, le vittime e i soldati indifferenti attualmente ci rispecchiano tutti...
alessino77  29/09/2015 10:40:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
i 4 SIGNORI, rappresentano tutti i tipi di POTERE: il "Duca" (quello nobiliare), il "Monsignore" (quello ecclesiastico), Sua "Eccellenza" giudice di Corte d'Assise (quello giudiziario) e il "Presidente" di una banca (quello economico).