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PINOCCHIO (1940) regia di Hamilton Luske, Ben Sharpsteen

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Testu     7½ / 10  16/04/2012 22:19:05 » Rispondi
Valutazione leggermente complicata. Tecnicamente maestoso per il tempo, bello tuttora e si fa fatica a credrere a quanti anni si porta appresso, insomma un classico curatissimo, rivalutato nel tempo visto che inizialmente ebbe problemi. Dall'altra parte è però tra quelli che perdono punti nel pubblico strettamente italiano più grandicello a causa dei suoi stravolgimenti, pesanti, come in Hercules ma senza lo stesso umorismo (il che può essere un bene o un male). Si può comprendere la mancanza della fata finta moribonda, del contadino, del tribunale, di Arlecchino, di Alidoro e del pescatore verde per questioni di spazio, direi anche che il grillo-coscienza non spiaccicato dal martello e la balena-squalo sono genialate, ma altre cose stupiscono in negativo. Infatti Pinocchio è un classico che risente del periodo di inizio guerra mondiale, dove Stromboli (mangiafuoco) in quanto col nome italiano diventa cattivo e Pinoccho da discolo capriccioso fondamentalmente buono ma disubbidiente per scelta diventa più puro e ingenuo (in linea con la sua recente nascita) e... Svizzero (WTF?) in modo da farlo piacere di più.

Disney attingendo a vari romanzi durante la sua vita artistica, ha avuto senza dubbio il merito di rendere le storie molto più famose, al punto da farle divenire parte integrante della cultura popolare come quelle dei Grim. ll problema è che le sue varianti sono quelle date spesso per assolute.

Penso sempre sia un mezzo capolavoro, ma anche apprezzando alcune atmosfere più cupe nella seconda metà, devo togliergli mezzo punto.