SINBAD DEI SETTE MARI regia di Enzo G. Castellari , Tim Kincaid, Luigi Cozzi

DankoCardi     1½ / 10  30/03/2021 00:08:03 » Rispondi
Ricordo quando stavano girando questo film che fecero pure uno speciale in tv eppure in Italia non è mai stato distribuito...e questo dimostra che Dio esiste e ci ama! Una a dir poco delirante trashata senza capo ne coda con le scene che nella prima parte saltano senza logica e con enormi buchi di montaggio da una sequenza ad un'altra. Non è una produzione televisiva e si vede...nel senso che se per lo meno fosse stato prodotto dalla Rai o dalla Mediaset sarebbe stato realizzato in maniera certamente più decorosa. Le scenografie passano dal baracconesco all'imbarazzante, i combattimenti sono coreografati da uno che ha seri problemi con le droghe, le musiche sono da discoteca, la recitazione è atroce (Alessandra Martines...e non aggiungo altro) e quando ad un certo punto sbuca fuori Leo Gullotta capiamo che le nostre sofferenze sono solo all'inizio. I dialoghi buttati li a caso sono pochi, anche perchè il film è raccontato in continuazione dalla voce della narratrice (Daria Nicolodi), cosa che alla fine da letteralmente sui nervi. La cosa più sconcertante sono il susseguirsi senza sosta di idiozie e di demenziali incongruenze che fanno davvero mettere le mani nei capelli: oggetti di plastica nell'anno 1000, cobra legati insieme a mani nude ed usati come corda, fantasmi uccisi a colpi di spada, mongolfiere gonfiate a fiato etc...e per favore non fatemi parlare degli effetti speciali. Ma cosa voleva essere, un film per bambini? Allora dovremmo chiamare il telefono azzurro e denunciare un grave caso di violenza sui minori. Che brutta figura che ci ha fatto un attore come John Steiner a prendere parte a questa immonda...non so più come definirlo.
Vogliatevi bene, salvate i vostri neuroni...evitatelo attentamente!

P.S.
Non capisco perchè qui su Filmscoop, oltre che a Castellari, la regia sia attribuita anche a Cozzi ed al regista di porno-gay Tim Kincaid. Forse gli amministratori di questo sito hanno avuto pietà di Enzo G. Castellari ed hanno tentato di togliergli un pò di colpa.